Titoli di Stato, rendimenti in ripresa: investire torna conveniente
Rendimenti in rialzo per i Titoli di Stato, con il decennale italiano più interessante d'Europa e il primo collocamento 2025 con richieste da record.
I Titoli di Stato tornano a essere appetibili agli occhi degli investitori, mostrando rendimenti in netta ripresa rispetto al passato. A livello internazionale, infatti, quelli dei titoli decennali sono arrivati al 4,85% e quelli decennali sono risaliti a 3,75%.
Il decennale italiano si distingue in modo particolare rispetto agli altri titoli governativi, con il suo 3,7%.
BOT e BTP con rendimenti in rialzo
A gennaio 2025 si è registrato un primo rialzo dei rendimenti obbligazionari legati all’aumento dell’inflazione. E c”è anche un altro fattore in gioco che contribuisce al nuovo trend: senza più l’acquisto da parte della BCE di emissioni governative (decisione di politica monetaria applicata a partire dal 2025), gli investitori privati chiedono un maggiore premio al rischio.
In Italia, un primo successo nel nuovo anno per le emissioni di Buoni del Tesoro si è avuto grazie al BTP decennale e al BTP green ventennale, nuovo titolo governativo legato al mondo della finanza sostenibile.
Il collocamento ha visto un particolare interesse da parte di investitori stranieri grazie ai maggiori tassi applicati rispetto agli altri paesi europei, dovuti al fatto che al momento nel nostro Paese l’inflazione si mantiene ai livelli più contenuti d’Europa.
Buone performance per i titoli italiani
Le nuove emissioni di BOT e BTP in Italia offrono una cedola più elevata grazie al tasso in rialzo al momento applicato. I titoli già sul mercato offrono peraltro anche una discreta varietà di scadenze
Come ha segnalato il Ministero delle Finanze, il primo collocamento del 2025 ha registrato la domanda più alta di sempre per un’emissione dual tranche effettuata tramite sindacato: si parla di una richiesta complessiva pari a oltre 270 miliardi di euro e di un importo totale emesso pari a 18 miliardi di euro.
Per il BTP a 10 anni con scadenza 1° agosto 2035 l’importo emesso è stato pari a 13 miliardi di euro a valere su domanda di oltre 140 miliardi di euro. Per il BTP Green a 20 anni con scadenza 30 aprile 2046, invece è stato emesso un importo pari a 5 miliardi di euro a fronte di una domanda di circa 130 miliardi di euro, con la partecipazione di circa 400 investitori per il BTP decennale e oltre 430 per il BTP Green.
La partecipazione è stata molto diversificata coinvolgendo circa 35 Paesi, generando un notevole interesse da parte degli investitori esteri, mentre gli investitori domestici hanno sottoscritto il 23,3% e il 19,8%.
Come investire a breve termine
Visti i buoni rendimenti attuali, conviene puntare su titoli legati all’inflazione nel breve periodo, che dovrebbero incamerare gli effetti positivi dei prossimi tagli BCE attesi tra il 2025 e il 2026. Interessanti anche i titoli già sul mercato e di scadenza ravvicinata, indicizzati al FOI. Ecco le date delle prossime aste:
Collocamento | Titolo |
28 gennaio | BTP SHORT E BTP€i |
29 gennaio | BOT |
30 gennaio | Emissione a medio-lungo termine |
12 febbraio | BOT |
13 febbraio | Emissione a medio-lungo termine |
25 febbraio | BTP SHORT E BTP€i |
26 febbraio | BOT |
27 febbraio | Emissione a medio-lungo termine |
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