TikTok, non c’è solo Musk. Chi sono gli altri miliardari che potrebbero acquisire il social di ByteDance (con l’ok di Trump)

L’affare TikTok non si è ancora concluso. Il social di ByteDance, che il 19 gennaio è stato offline per alcune ore negli USA, è stato salvato temporaneamente da un ordine esecutivo firmato dal presidente Donald Trump. Il repubblicano punta ora a chiudere un accordo con ByteDance che preveda una maggior presenza di uno o più soggetti americani nella società. Lo ha dichiarato in una conferenza stampa, durante la quale ha affermato di essere favorevole all’ipotesi che Elon Musk prenda parte all’operazione TikTok. Ma non c’è soltanto lui a quanto pare.

TikTok: chi oltre a Musk potrebbe comprare TikTok?

Il fatto che Musk possa in futuro acquisire TikTok è al momento un’ipotesi, che aprirebbe scenari notevoli per quanto riguarda l’evidente conflitto di interesse e la concentrazione di potere mediatico. Anche MrBeast, il più seguito YouTuber al mondo, è intenzionato a fare parte della partita: apprezzato e controverso per i suoi video e produzioni, Jimmy Donaldson non ha lo stesso patrimonio del Ceo di Tesla (l’uomo più ricco del mondo) ed è improbabile riesca a fare tutto da solo.

Nelle scorse ore è circolato anche il nome di Larry Ellison, fondatore di Oracle e tra i nomi più noti del panorama tech statunitense. Ellison, fra l’altro, era presente alla Casa Bianca quando è stato annunciato il progetto Stargate, la joint venture da 500 miliardi di dollari per costruire una rete di datacenter negli USA per sostenere il lavoro di OpenAI. Trump, mentre rispondeva alle domande su TikTok, ha detto che sarebbe aperto anche all’ipotesi che Ellison prenda parte all’acquisizione di TikTok. Ricordiamo che nel 2020, quando Trump era stato il primo a minacciare il ban del social cinese, il nome di Oracle era circolato come potenziale acquirente.

E poi, come sottolinea Sky News, c’è anche Kevin O’Leary, investitore di Shark Tank (la versione americana di Dragon’s Den): ha presentato un’offerta per l’acquisto della piattaforma. Su StartupItalia abbiamo poi dato notizia della possibilità che Perplexity, startup che ha reso disponibile una sorta di Google dell’Intelligenza artificiale, entri nell’operazione.