Stato di attuazione del PNRR: il ruolo dei Comuni e le sfide da affrontare

lentepubblica.it I Comuni italiani ricoprono un ruolo centrale allo stato attuale nell’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), con una percentuale significativa di fondi assegnati: ecco i dati di IFEL – Fondazione ANCI. Il PNRR fa parte del più ampio Programma denominato Next Generation EU (NGEU) lanciato nel luglio del 2020 dall’Unione europea, ed […] The post Stato di attuazione del PNRR: il ruolo dei Comuni e le sfide da affrontare appeared first on lentepubblica.it.

Jan 22, 2025 - 16:58
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Stato di attuazione del PNRR: il ruolo dei Comuni e le sfide da affrontare

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I Comuni italiani ricoprono un ruolo centrale allo stato attuale nell’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), con una percentuale significativa di fondi assegnati: ecco i dati di IFEL – Fondazione ANCI.


Il PNRR fa parte del più ampio Programma denominato Next Generation EU (NGEU) lanciato nel luglio del 2020 dall’Unione europea, ed entrato in vigore il 19 febbraio 2021, per superare la crisi economica dovuta alla pandemia da Covid-19.

Il Programma segna un cambiamento radicale per la quantità di risorse messe in campo per rilanciare la crescita, gli investimenti e le riforme degli Stati europei ma altresì per le modalità di messa a terra e la governance attuativa.

Gli investimenti comunali hanno in tutto questo registrato una crescita significativa, grazie alla riduzione dei vincoli finanziari e all’aumento dei trasferimenti statali, sostenuti anche dalla semplificazione delle procedure di gara.

Tuttavia, la rendicontazione delle spese e il rispetto delle tempistiche rappresentano sfide cruciali per il successo complessivo del PNRR nei prossimi anni.

Stato di attuazione del PNRR: il ruolo dei Comuni e le sfide da affrontare

Secondo i dati aggiornati al 2024 sono 37 gli investimenti di cui comuni, città metropolitane e loro aggregazioni risultano essere tra i soggetti attuatori.

Su un totale di 24,81 miliardi di euro disponibili, i Comuni hanno ottenuto finanziamenti per 18,47 miliardi, pari al 74,4%. Questo dato li colloca in posizione di rilievo rispetto ad altri enti territoriali, come le Regioni (50,4%), le Città metropolitane (66,3%) e le Province (64,5%).

Secondo i dati diffusi da IFEL, i Comuni gestiscono complessivamente 62.724 progetti, che rappresentano il 23,3% delle iniziative monitorate e un valore complessivo degli investimenti pari a 24,2 miliardi di euro. Tuttavia, permangono alcune criticità, in particolare nel settore degli asili nido, dove solo il 30% delle risorse stanziate è stato impiegato, mettendo a rischio la creazione di circa 17.400 nuovi posti.

Le difficoltà operative e le risposte istituzionali

La principale problematica riscontrata è stata rappresentata dal rispetto delle condizionalità imposte dal Piano, tra cui quelle specifiche per ciascuna misura e quelle relative agli elementi informativi necessari per la rendicontazione, nonché le condizionalità riconducibili al principio del “non arrecare danno significativo” (Do-No-Significant-Harm, DNSH).

Un’ulteriore criticità riguardava invece la parcellizzazione degli interventi che, pur essendo incardinati nella titolarità di poche amministrazioni centrali, ricadono nella competenza di moltissimi soggetti attuatori, tra loro molto diversi per dimensione, capacità amministrativa e finanziaria.

Il Governo ha comunque dichiarato di voler supportare gli enti locali per superare le difficoltà e rispettare le scadenze previste. Tra i progetti a rischio di ridimensionamento vi è il Programma Innovativo Nazionale per la Qualità dell’Abitare (Pinqua), che potrebbe subire tagli di finanziamento.

Roma Capitale si distingue per l’efficienza nella realizzazione dei progetti PNRR, avendo attivato tutti i 285 Codici Unici di Progetto (CUP) e con il 90% dei cantieri programmati per essere operativi entro la metà dell’anno, secondo quanto riferito dal sindaco Roberto Gualtieri.

I principali soggetti attuatori

A livello nazionale, la Rete Ferroviaria Italiana (RFI) è il principale attuatore del PNRR, con 22,3 miliardi di euro assegnati. Seguono il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT), con 15,8 miliardi, e il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, con 14,3 miliardi. Tra i progetti più rilevanti figurano il Terzo Valico dei Giovi, finanziato con oltre 3,6 miliardi di euro, e il tratto ferroviario Verona-Bivio Vicenza, che ha ricevuto quasi 2,4 miliardi.

La distribuzione territoriale dei fondi

L’allocazione territoriale delle risorse del PNRR mostra una concentrazione significativa nel Nord Italia, che riceve il 43,1% dei fondi territorializzabili. Il Centro ottiene il 18,9%, mentre il Mezzogiorno beneficia del 38% delle risorse, con l’obiettivo di ridurre il divario infrastrutturale tra le diverse aree del Paese.

Le sei missioni del PNRR

Il Piano si sviluppa su sei missioni principali. La “Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura” assorbe il 22,9% del totale dei finanziamenti, seguita dalla “Rivoluzione verde e transizione ecologica” con il 27,2% e “Istruzione e ricerca” con il 17%. Gli interventi relativi alla “Salute” rappresentano il 9,5% degli investimenti.

Il dossier con i dati

Qui il dossier completo con tutti i dati.

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