Meteo: Italia ghiacciata, Pianura Padana sino a -20° per effetto del Buran

Le sorti dell’Inverno sono ormai appese ad un filo, ma siamo ancora in tempo per un meteo che può stravolgere le memorie collettive riguardo la stagione nella sua interezza, contribuendo a formarne una definizione generalizzata aldilà della sue varie sfaccettature. I periodi che precedono certi eventi improvvisi sono caratterizzati da un clima mite, prima della svolta impensabile.

I venti da Buran, direttamente dalla Siberia, invadono l’Europa per mettersi in moto verso l’Italia, dove in alcune delle zone le temperature precipitano fino a 20 gradi e oltre in meno nell’arco di ventiquattr’ore. Questa situazione ricorda il gelo improvviso che si verifica in Nord America dove, come conferma la cronaca di questi giorni, eventi meteorologici estremi di questa intensità sono piuttosto comuni.

Questi fenomeni, che vengono considerati dalla statistica climatica come eventi eccezionali, possono in qualche modo travolgere anche l’Italia. Immaginiamo Roma, che oggi registra ben 17 gradi, se domani scendesse a -3 con forti venti. Sarebbe una situazione terribile, poiché non siamo abituati a eventi meteorologici di questa natura così repentini e di entità da rimanere negli annali.

Tali eventi normali non sarebbero in alcun modo normali nemmeno nelle stagioni invernali vecchio stile. Gli inverni del passato erano certamente più freddi rispetto a quelli dei giorni d’oggi, ma non raggiungevano livelli di gelo come quelli del 1985, del 1956 e di altri periodi storici. In passato c’era una frequenza superiore, ma restano come eventi meteorologico eccezionali e non definibili normali.

Nevicate e gelo record presenti anche con il riscaldamento globale senza precedenti

Ciò che avvenne nel 1985, in quel gennaio storico, potrebbe replicarsi nel futuro ed è sempre bene ribadirlo. Simili eventi meteo estremi hanno tempi di ritorno calcolati in 30-50 anni. Con i cambiamenti del clima l’atmosfera sta subendo uno scompiglio, ma il riscaldamento globale non scongiura del tutto il fatto che si potranno verificare eventi di freddo e neve così rilevanti, anche se sempre più di rado.

Quello che osserviamo sempre più spesso è un incremento delle precipitazioni in tempi brevi e anche le nevicate potrebbero manifestarsi con quantitativi record, oltre al gelo. Recentemente una tempesta di neve record ha interessato diverse aree degli USA orientali fino al Golfo del Messico. Una nevicata record ha interessato la città di New Orleans, dove in alcuni punti sono caduti 25 cm di neve.

Si tratta dell’evento più importante di sempre, che ha superato di gran lunga il record di 6,8 centimetri stabilito il 31 dicembre 1963, sulla base dei dati ufficiali. Quell’evento meteo è stato il peggiore in assoluto e fa riflettere il fatto che avvenga nel pieno di un riscaldamento globale planetario che appare inarrestabile. Non è altro che la conferma che possono aversi anche in quest’epoca nevicate o gelo mai visti prima.

L’ondata di freddo invernale più importante di questo secolo risale al 2012, a Febbraio. Ma è degna senz’altro di cenno l’ondata di gelo durata circa una settimana che si ebbe tra la fine di febbraio primi giorni di marzo del 2018. Fu questa l’ultima vera apparizione di venti gelidi derivanti dal Buran delle steppe siberiane. Anche in questo caso si ebbero eventi record per il periodo, fra cui la neve di Roma e Napoli.

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