Il principe Harry e l’accordo con Rupert Murdoch: maxi-risarcimento per evitare il processo contro il The Sun
In meno di 24 ore si è conclusa la battaglia legale tra il principe Harry e il quotidiano britannico The Sun, appartenente al gruppo editoriale di Rupert Murdoch. Il processo, che avrebbe richiesto circa dieci settimane, è stato evitato grazie a un accordo extragiudiziale che prevede un sostanzioso risarcimento economico e una lettera formale di scuse indirizzata al duca del Sussex.Ora News Group Newspapers, editore del tabloid, ha rilasciato una dichiarazione in cui afferma: "Ci scusiamo con il duca per l’impatto che la nostra copertura mediatica e le gravi intrusioni nella sua vita privata, nonché in quella di Diana, Principessa del Galles, hanno avuto su di lui."Questo esito rappresenta una vittoria personale per il principe Harry, che ha perseguito con determinazione il suo obiettivo di ottenere giustizia nei confronti di coloro che ritiene corresponsabili dell’incidente che costò la vita a sua madre, Lady Diana. Un trauma mai del tutto superato, amplificato dalle pressioni mediatiche che, secondo Harry, hanno minacciato anche la serenità di sua moglie Meghan Markle.Il gruppo editoriale ha inoltre dichiarato: “Riconosciamo e ci scusiamo per il dolore causato al duca e per i danni inflitti alle relazioni, alle amicizie e alla sua famiglia, così abbiamo accettato di risarcirgli i danni in maniera sostanziale”.L’accordo arriva dopo un rinvio del procedimento preliminare - inizialmente previsto per martedì - e posticipato a causa di problemi legati al fuso orario tra Londra e la California, dove Harry risiede con la sua famiglia. Oggi, tuttavia, la questione si è risolta definitivamente: le richieste avanzate dal principe, tra cui le scuse ufficiali e il riconoscimento delle illecite condotte del tabloid, sono state accolte.Harry contro i tabloid inglesi: tutta la storiaLo scandalo delle intercettazioni telefoniche legate ai giornali del gruppo News Group emerse per la prima volta nel luglio 2009, quando il quotidiano britannico The Guardian rivelò che la società aveva pagato oltre un milione di sterline per risolvere cause legali che rischiavano di portare alla luce i metodi illegali utilizzati dai giornalisti delle sue testate. Questi metodi comprendevano l'accesso illecito alle segreterie telefoniche e l'impiego di investigatori privati. Negli anni successivi, ulteriori accuse emersero, portando News Group Newspapers a scusarsi pubblicamente per le condotte illegali dei propri dipendenti. La pressione culminò con la chiusura definitiva di News of the World nel 2011, anche a causa della fuga di sponsor e lettori.Le recenti accuse del principe Harry segnano però un nuovo capitolo, spostando il focus oltre il caso specifico di phone hacking. Harry coinvolge infatti anche il quotidiano The Sun, accusando l’intera azienda di aver tentato di coprire gli scandali.Ad oggi, News Group Newspapers ha risolto le cause legali presentate da circa 1.300 persone, ma il principe Harry e Lord Watson rimangono tra gli ultimi querelanti. Quest'ultimo è stato nella commissione parlamentare che ha indagato i casi di phone hacking da parte dei giornali scandalistici e accusa i giornali di Murdoch di aver intercettato la sua segreteria telefonica 15 anni fa. Harry sostiene che più di 200 articoli pubblicati dai giornali del gruppo tra il 1996 e il 2011 abbiano riportato dettagli privati ottenuti esclusivamente tramite attività illecite, rappresentando una grave violazione della sua privacy.David Sherborne, legale di Harry, ha letto una dichiarazione spiegando che erano state offerte “scuse piene ed inequivocabili per le gravi intrusioni” compiute dal quotidiano The Sun nel periodo di riferimento, compreso tra il 1996 ed il 2011. In passato, altre celebrità, come l’attore Hugh Grant, l’attrice Sienna Miller, l’ex calciatore Paul Gascoigne e la cantante Melanie Chisholm, avevano raggiunto accordi extragiudiziali simili, ricevendo risarcimenti senza passare per il tribunale. Tuttavia, il principe Harry si era mostrato inflessibile, deciso a ottenere un'ammissione pubblica di colpevolezza.Fino ad oggi, infatti, The Sun aveva sempre respinto le accuse, negando qualsiasi responsabilità, anche di fronte alle numerose personalità che si erano unite al duca del Sussex nella battaglia contro la violazione della privacy. La determinazione di Harry, pur comportando il rischio di costose spese legali, ha infine portato al risultato sperato.Con questa vittoria, il principe sembra aver messo un punto fermo su un capitolo doloroso della sua vita. TUTTE LE NEWS DAL MONDO
In meno di 24 ore si è conclusa la battaglia legale tra il principe Harry e il quotidiano britannico The Sun, appartenente al gruppo editoriale di Rupert Murdoch. Il processo, che avrebbe richiesto circa dieci settimane, è stato evitato grazie a un accordo extragiudiziale che prevede un sostanzioso risarcimento economico e una lettera formale di scuse indirizzata al duca del Sussex.
Ora News Group Newspapers, editore del tabloid, ha rilasciato una dichiarazione in cui afferma: "Ci scusiamo con il duca per l’impatto che la nostra copertura mediatica e le gravi intrusioni nella sua vita privata, nonché in quella di Diana, Principessa del Galles, hanno avuto su di lui."
Questo esito rappresenta una vittoria personale per il principe Harry, che ha perseguito con determinazione il suo obiettivo di ottenere giustizia nei confronti di coloro che ritiene corresponsabili dell’incidente che costò la vita a sua madre, Lady Diana. Un trauma mai del tutto superato, amplificato dalle pressioni mediatiche che, secondo Harry, hanno minacciato anche la serenità di sua moglie Meghan Markle.
Il gruppo editoriale ha inoltre dichiarato: “Riconosciamo e ci scusiamo per il dolore causato al duca e per i danni inflitti alle relazioni, alle amicizie e alla sua famiglia, così abbiamo accettato di risarcirgli i danni in maniera sostanziale”.
L’accordo arriva dopo un rinvio del procedimento preliminare - inizialmente previsto per martedì - e posticipato a causa di problemi legati al fuso orario tra Londra e la California, dove Harry risiede con la sua famiglia. Oggi, tuttavia, la questione si è risolta definitivamente: le richieste avanzate dal principe, tra cui le scuse ufficiali e il riconoscimento delle illecite condotte del tabloid, sono state accolte.
Harry contro i tabloid inglesi: tutta la storia
Lo scandalo delle intercettazioni telefoniche legate ai giornali del gruppo News Group emerse per la prima volta nel luglio 2009, quando il quotidiano britannico The Guardian rivelò che la società aveva pagato oltre un milione di sterline per risolvere cause legali che rischiavano di portare alla luce i metodi illegali utilizzati dai giornalisti delle sue testate. Questi metodi comprendevano l'accesso illecito alle segreterie telefoniche e l'impiego di investigatori privati.
Negli anni successivi, ulteriori accuse emersero, portando News Group Newspapers a scusarsi pubblicamente per le condotte illegali dei propri dipendenti. La pressione culminò con la chiusura definitiva di News of the World nel 2011, anche a causa della fuga di sponsor e lettori.
Le recenti accuse del principe Harry segnano però un nuovo capitolo, spostando il focus oltre il caso specifico di phone hacking. Harry coinvolge infatti anche il quotidiano The Sun, accusando l’intera azienda di aver tentato di coprire gli scandali.
Ad oggi, News Group Newspapers ha risolto le cause legali presentate da circa 1.300 persone, ma il principe Harry e Lord Watson rimangono tra gli ultimi querelanti. Quest'ultimo è stato nella commissione parlamentare che ha indagato i casi di phone hacking da parte dei giornali scandalistici e accusa i giornali di Murdoch di aver intercettato la sua segreteria telefonica 15 anni fa. Harry sostiene che più di 200 articoli pubblicati dai giornali del gruppo tra il 1996 e il 2011 abbiano riportato dettagli privati ottenuti esclusivamente tramite attività illecite, rappresentando una grave violazione della sua privacy.
David Sherborne, legale di Harry, ha letto una dichiarazione spiegando che erano state offerte “scuse piene ed inequivocabili per le gravi intrusioni” compiute dal quotidiano The Sun nel periodo di riferimento, compreso tra il 1996 ed il 2011.
In passato, altre celebrità, come l’attore Hugh Grant, l’attrice Sienna Miller, l’ex calciatore Paul Gascoigne e la cantante Melanie Chisholm, avevano raggiunto accordi extragiudiziali simili, ricevendo risarcimenti senza passare per il tribunale. Tuttavia, il principe Harry si era mostrato inflessibile, deciso a ottenere un'ammissione pubblica di colpevolezza.
Fino ad oggi, infatti, The Sun aveva sempre respinto le accuse, negando qualsiasi responsabilità, anche di fronte alle numerose personalità che si erano unite al duca del Sussex nella battaglia contro la violazione della privacy. La determinazione di Harry, pur comportando il rischio di costose spese legali, ha infine portato al risultato sperato.
Con questa vittoria, il principe sembra aver messo un punto fermo su un capitolo doloroso della sua vita.
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