Minimo 50€: Auto, ecco quanto ti costa la NUOVA TASSA | Si salvano solo i modelli nuovissimi

Novità per quanto riguarda l’acquisto delle auto. Scopriamo quanto ti costa con la nuova tassa: a salvarsi sono solo i modelli nuovissimi.

L’impegno globale per ridurre le emissioni nocive si intensifica, e i Paesi europei stanno adottando strategie sempre più stringenti. Recentemente, un’iniziativa francese ha attirato l’attenzione: una tassa specifica sulle auto più inquinanti. Questo tipo di intervento mira a promuovere veicoli a basse emissioni e a spingere il mercato verso una mobilità più sostenibile. Un simile approccio potrebbe ispirare altri Stati membri dell’UE a seguire l’esempio.

Le problematiche legate all’inquinamento atmosferico e al riscaldamento globale sono al centro del dibattito politico e ambientale. Il traffico stradale rappresenta una delle principali fonti di emissioni di CO2, spingendo i governi a prendere provvedimenti drastici. La Francia, in particolare, sta testando nuove soluzioni che potrebbero cambiare il panorama della mobilità.

La scelta di tassare le vetture inquinanti è dettata dalla necessità di rispettare gli obiettivi europei sul clima. Nel 2035, infatti, l’UE intende vietare la vendita di nuove auto alimentate a combustibili fossili, accelerando così la transizione verso veicoli elettrici. Per raggiungere questi ambiziosi traguardi, ogni Stato deve adottare misure efficaci e innovative.

I cittadini francesi, però, si sono divisi sul tema. Gli ambientalisti vedono in questa tassa una soluzione concreta per migliorare la qualità dell’aria, mentre gli appassionati di motori endotermici criticano l’impatto economico della misura. Tuttavia, l’obiettivo dichiarato rimane quello di disincentivare le scelte poco sostenibili, favorendo invece l’acquisto di auto più ecologiche.

Auto, cosa prevede la tassa su quelle inquinanti: la novità

La Francia ha introdotto il cosiddetto “malus ecologico” all’inizio del 2024. Si tratta di una tassa applicata una tantum al momento dell’immatricolazione di veicoli che superano determinati livelli di emissioni di CO2. Le vetture completamente elettriche sono esenti, mentre quelle con motorizzazioni a benzina o diesel sono soggette a un contributo variabile. Il meccanismo della tassa è semplice: più alte sono le emissioni del veicolo, maggiore sarà l’importo da pagare.

Questo sistema si basa su standard riconosciuti a livello internazionale, come il WLTP (Worldwide Harmonised Light-Duty Vehicles Test), che garantisce una misurazione precisa e uniforme. Gli importi possono oscillare dai 50 euro a cifre ben più elevate, fino a 60.000 euro per le auto più inquinanti. Un’ulteriore novità riguarda il peso dei veicoli. Le automobili che superano una certa soglia di massa, fissata a 1.800 chilogrammi, subiscono una maggiorazione progressiva della tassa. Questo provvedimento punta a scoraggiare la diffusione di SUV e altri veicoli pesanti, notoriamente più impattanti sull’ambiente.

Auto, quale futuro in Europa: verso la sostenibilità

La Francia non è l’unico Paese a muoversi in questa direzione. L’Unione Europea sta lavorando a strategie più rigide per limitare l’impatto del traffico stradale. Tra le iniziative già avviate, spicca l’adozione del nuovo standard Euro 7, che entrerà in vigore a partire dal 2025. Questa regolamentazione stabilisce limiti ancora più severi per le emissioni di gas nocivi, coinvolgendo sia auto private che veicoli commerciali.

Gli obiettivi a lungo termine dell’UE includono l’azzeramento delle emissioni di CO2 entro il 2035 per tutti i nuovi veicoli immatricolati. Questo implica non solo un cambio di paradigma nell’industria automobilistica, ma anche il rafforzamento delle infrastrutture per la mobilità elettrica, come le stazioni di ricarica rapide.

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