General Motors, tutti i problemi con le autorità Usa
Diversi i fronti problematici in questo inizio d'anno per General Motors, pizzicata mentre raccoglieva i dati illecitamente. Il costruttore americano potrebbe inoltre dover richiamare oltre 870mila veicoli per il rischio di possibili guasti al motore
Diversi i fronti problematici in questo inizio d’anno per General Motors, pizzicata mentre raccoglieva i dati illecitamente. Il costruttore americano potrebbe inoltre dover richiamare oltre 870mila veicoli per il rischio di possibili guasti al motore
Inizio di anno difficile per General Motors, che in poche ore ha visto l’apertura di una indagine su circa 900mila veicoli attenzionati dall’ente federale statunitense preposto alla sicurezza stradale e ha anche chiuso, in modo non troppo vantaggioso, la propria querelle con la Federal Trade Commission, che accusava il costruttore americano di utilizzo improprio dei dati dell’utenza.
IL DASPO DATI DI GENERAL MOTORS
Partendo da quest’ultimo versante, alla casa automobilistica statunitense sarà vietato per cinque anni di divulgare i dati sensibili di geolocalizzazione e di comportamento dei conducenti dei consumatori alle agenzie, secondo quanto ha dichiarato la Federal Trade Commission in un comunicato.
LE ACCUSE
L’ente federale statunitense, sulla base delle accuse raccolte dal Procuratore generale del Texas, ha affermato che General Motors ha raccolto, utilizzato e venduto – attraverso la funzione OnStar Smart Driver e il servizio OnStar per i veicoli connessi – i dati di geolocalizzazione dei veicoli e le informazioni sul comportamento di guida di milioni di conducenti, che possono essere utilizzati per stabilire le tariffe assicurative, senza informare i consumatori e ottenere il consenso.
COSA HA DETTO LINA KHAN (FTC)
“GM monitorava e vendeva i dati precisi di geolocalizzazione delle persone e le informazioni sul comportamento dei conducenti, a volte con una frequenza di tre secondi”, ha dichiarato il presidente della Ftc, Lina Khan, in un comunicato.
Non è dato avere informazioni più accurate ma, secondo quanto si apprende, dal 2018 Gm avrebbe raccolto statistiche su quando i conducenti si mettevano al volante, sulla velocità, sull’attivazione delle cinture di sicurezza, sulla distanza percorsa, sul tempo di funzionamento del motore e altro ancora.
Dati raccolti silenziosamente dai computer di bordo e spediti ai database del costruttore che, non si fatica a intuirlo, possono risultare una vera e propria miniera d’oro per le compagnie assicuratrici, affamate di questo genere di informazioni per elaborare le loro statistiche. Tutto ciò come si anticipava senza aver mai informato i consumatori di tale condotta e senza aver chiesto il loro consenso.
L’INDAGINE DELLA NHTSA
Chiuso quel filone, si è aperta poi l’indagine della National Highway Traffic Safety Administration degli Stati Uniti su 877.710 veicoli prodotti da General Motors dopo aver ricevuto segnalazioni di guasti al motore.
I MODELLI ATTENZIONATI
L’inchiesta riguarda alcuni camion e SUV Chevrolet Silverado, GMC Sierra, Chevrolet Tahoe, Chevrolet Suburban, GMC Yukon e Cadillac Escalade degli anni modello 2019-2024, equipaggiati con il motore L87 V8.
IL GUASTO RISCONTRATO NEI VEICOLI GENERAL MOTORS
Secondo l’autorità di regolamentazione della sicurezza automobilistica, i denuncianti hanno segnalato un guasto al cuscinetto che potrebbe provocare una perdita di potenza del motore o la rottura del blocco motore da parte della biella. Il rapporto della Nhtsa specifica che non sono stati segnalati sinistri o vittime in qualche modo riconducibili all’ipotetico vizio lamentato da alcuni guidatori.
L’indagine, nota anche come valutazione preliminare, è stata aperta dall’Office of Defects Investigation e ha come sola finalità quella di determinare la portata e la gravità del problema potenziale per valutare eventuali rischi legati alla sicurezza degli utenti e, nel caso, stabilire le azioni che il costruttore dovrà intraprendere al fine di riparare.
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