Eddie Wilson-Ryanair: “La nostra crescita sull’Italia rallenta”

Troppe tasse e costi aeroportuali folli.

Così ha tuonato nel corso della conferenza stampa che si è appena conclusa a Roma il ceo di Ryanair, Eddie Wilson, che in occasione della presentazione dell’operativo estivo 2025 della compagnia in Italia ha dichiarato: “Purtroppo il Governo italiano continua a limitare il potenziale di Milano e di Roma non abolendo la regressiva addizionale municipale e, peggio ancora, aumentandola. Questa decisione- ha detto Wilson- renderà l’Italia nel suo complesso meno competitiva rispetto ad altri Paesi europei, come la Polonia e la Svezia, che stanno riducendo le tasse sull’aviazione e abbassando i costi di accesso per promuovere la crescita del traffico”.

L’appello

“Rinnoviamo l’appello al Governo italiano di abolire con urgenza e completamente questa tassa municipale in tutti gli aeroporti italiani, come già fatto dalle Regioni Friuli-Venezia Giulia, Calabria e Abruzzo- ha detto Wilson– Ciò permetterebbe agli aeroporti italiani di beneficiare di una rapida crescita del traffico, del turismo e dei posti di lavoro nei prossimi anni, poiché Ryanair è già pronta a rispondere con un investimento di 4 mld di dollari in Italia, aggiungendo 40 nuovi aeromobili, oltre 20 mln di passeggeri all’anno su 250 nuove rotte e 1.500 nuovi posti di lavoro”.

La summer 2025

L’operativo estivo 2025 su Milano vedrà Ryanair operare 156 rotte tra Bergamo e Malpensa, con 30 aeromobili basati, per un investimento di 3 mld di dollari che supporteranno 15.000 posti di lavoro locali e consentiranno di trasportare 18,7 mln di passeggeri l’anno.

Roma invece, con Fiumicino e Ciampino, si conferma la base per 16 aeromobili (10 a Fiumicino e 6 a Ciampino) ma ne perde 1 rispetto alla scorsa stagione, con investimenti pari a 1.6 mld  di dollari (100 mln in meno vs 2024) per 82 rotte, 8300 posti di lavoro e 10.4 mln di passeggeri trasportati.

Un freno alla crescita

“Purtroppo nel 2025 Ryanair non sarà in grado di puntare ad una crescita significativa su Milano e a Roma- ha detto ancora Eddie Wilson nel corso dell’incontro con la stampa-. e questo è in netto contrasto con il trend su Abruzzo, Calabria e Friuli-Venezia Giulia, dove abbiamo aggiunto 4 aeromobili, per un investimento di 400 mln di dollari, come diretta conseguenza della decisione di abolire l’addizionale municipale. Noi non siamo obbligati a volare su un aeroporto come Fiumicino, che sta diventando il più costoso d’Europa- ha spiegato- così come non siamo tenuti ad aumentare la nostra presenza. Il traffico non si crea da solo, il traffico arriva dove gli investimenti sono attratti”.

Una lotta senza esclusione di colpi dunque, quella del vettore, contro i grandi scali italiani, nella convinzione che ora in Italia siano gli aeroporti secondari e regionali quelli su cui vale la pena tornare a puntare i riflettori.

Alessandra Tesan

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