Un convegno al Senato sulle relazioni transatlantiche
L’Italia sta accrescendo la propria centralità a livello internazionale. Ed è in quest’ottica che Roma punta a rafforzare ulteriormente le sue relazioni con Washington. È quindi anche attorno a questo obiettivo che ruoterà il convegno “Europa-Usa. Sfide Transatlantiche”.Organizzato dalla Fondazione Farefuturo, dal Comitato atlantico italiano, dall'International Republican Institute (Iri) e dalla Heritage Foundation, l’evento si svolgerà il 23 gennaio, alle 9,30, in Senato presso la Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani. A essere presenti saranno innanzitutto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, e il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso. Numerosi inoltre i relatori previsti, tra cui: il vicepresidente di Heritage Foundation, James Carafano, il presidente del Comitato atlantico italiano, Fabrizio Luciolli, il senatore di Fdi, Lucio Malan, il direttore delle Relazioni internazionali di Farefuturo, Gabriele Checchia, il copresidente dell'Ecr, Nicola Procaccini, il direttore regionale per l’Europa dell’Iri, Paul McCarthy, il senior advisor dell’Iri, Thibault Muzergues, il senatore di Fdi, Giulio Terzi di Sant’Agata e il giornalista della Verità, Stefano Graziosi. È anche prevista la presenza dell’ambasciatore del Sovrano militare Ordine di Malta presso la Santa Sede, Antonio Zandi, dell’ambasciatore francese in Italia, Martin Briens, e dell’ambasciatrice della Lituania in Italia, Dalia Kreiviene. Tra i temi che verranno affrontati nel corso dell’evento emergeranno soprattutto quelli della sicurezza transatlantica e della competizione economica con le potenze emergenti.“Il rapporto tra Europa e Stati Uniti è il pilastro su cui si fonda l’intero ordine internazionale democratico. Questo convegno rappresenta un’occasione fondamentale per approfondire le dinamiche che governano questa alleanza e per delineare prospettive comuni dinanzi alle sfide globali”, ha dichiarato il segretario generale di Farefuturo, il senatore di Fdi Matteo Gelmetti. “Con Giorgia Meloni oggi i rapporti sono diventati più forti per l’Italia con gli Stati Uniti e la nostra premier nei rapporti transatlantici ha saputo ritagliarsi un ruolo talmente autorevole che sta diventando anche un interlocutore europeo non solo italiano”, ha aggiunto.Il convegno in programma al Senato assume un’importanza ancor maggiore alla luce del fatto che si terrà pochi giorni dopo l’insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca. Non è un mistero che la Meloni sia l’unico leader dell’Europa occidentale a intrattenere un rapporto politico strettissimo con il nuovo presidente statunitense. Un fattore, questo, di estrema importanza, che potrebbe aiutare l’Italia ad acquisire maggior peso nella Nato, oltre che a svolgere un ruolo centrale nel Mediterraneo allargato. Trump, che potrebbe voler estendere gli Accordi di Abramo anche al Maghreb, guarderà infatti probabilmente con interesse al Piano Mattei. Il rapporto tra Roma e Washington si avvia, insomma, a diventare più solido che mai.
L’Italia sta accrescendo la propria centralità a livello internazionale. Ed è in quest’ottica che Roma punta a rafforzare ulteriormente le sue relazioni con Washington. È quindi anche attorno a questo obiettivo che ruoterà il convegno “Europa-Usa. Sfide Transatlantiche”.
Organizzato dalla Fondazione Farefuturo, dal Comitato atlantico italiano, dall'International Republican Institute (Iri) e dalla Heritage Foundation, l’evento si svolgerà il 23 gennaio, alle 9,30, in Senato presso la Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani. A essere presenti saranno innanzitutto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, e il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso. Numerosi inoltre i relatori previsti, tra cui: il vicepresidente di Heritage Foundation, James Carafano, il presidente del Comitato atlantico italiano, Fabrizio Luciolli, il senatore di Fdi, Lucio Malan, il direttore delle Relazioni internazionali di Farefuturo, Gabriele Checchia, il copresidente dell'Ecr, Nicola Procaccini, il direttore regionale per l’Europa dell’Iri, Paul McCarthy, il senior advisor dell’Iri, Thibault Muzergues, il senatore di Fdi, Giulio Terzi di Sant’Agata e il giornalista della Verità, Stefano Graziosi. È anche prevista la presenza dell’ambasciatore del Sovrano militare Ordine di Malta presso la Santa Sede, Antonio Zandi, dell’ambasciatore francese in Italia, Martin Briens, e dell’ambasciatrice della Lituania in Italia, Dalia Kreiviene. Tra i temi che verranno affrontati nel corso dell’evento emergeranno soprattutto quelli della sicurezza transatlantica e della competizione economica con le potenze emergenti.
“Il rapporto tra Europa e Stati Uniti è il pilastro su cui si fonda l’intero ordine internazionale democratico. Questo convegno rappresenta un’occasione fondamentale per approfondire le dinamiche che governano questa alleanza e per delineare prospettive comuni dinanzi alle sfide globali”, ha dichiarato il segretario generale di Farefuturo, il senatore di Fdi Matteo Gelmetti. “Con Giorgia Meloni oggi i rapporti sono diventati più forti per l’Italia con gli Stati Uniti e la nostra premier nei rapporti transatlantici ha saputo ritagliarsi un ruolo talmente autorevole che sta diventando anche un interlocutore europeo non solo italiano”, ha aggiunto.
Il convegno in programma al Senato assume un’importanza ancor maggiore alla luce del fatto che si terrà pochi giorni dopo l’insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca. Non è un mistero che la Meloni sia l’unico leader dell’Europa occidentale a intrattenere un rapporto politico strettissimo con il nuovo presidente statunitense. Un fattore, questo, di estrema importanza, che potrebbe aiutare l’Italia ad acquisire maggior peso nella Nato, oltre che a svolgere un ruolo centrale nel Mediterraneo allargato. Trump, che potrebbe voler estendere gli Accordi di Abramo anche al Maghreb, guarderà infatti probabilmente con interesse al Piano Mattei. Il rapporto tra Roma e Washington si avvia, insomma, a diventare più solido che mai.
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