Tutti i piani di Bp tra licenziamenti e ritorno al petrolio
Per ridurre i costi, Bp licenzierà 4700 dipendenti e 3000 collaboratori esterni. La compagnia energetica britannica paga il conto della previsione errata sul petrolio e potrebbe fare pieno ritorno agli investimenti sugli idrocarburi. Tutti i dettagli.
Per ridurre i costi, Bp licenzierà 4700 dipendenti e 3000 collaboratori esterni. La compagnia energetica britannica paga il conto della previsione errata sul petrolio e potrebbe fare pieno ritorno agli investimenti sugli idrocarburi. Tutti i dettagli
L’amministratore delegato della compagnia petrolifera britannica Bp ha annunciato oggi il licenziamento di 4700 dipendenti (il 5 per cento della sua forza lavoro totale) e di oltre tremila collaboratori esterni all’interno di un piano di contenimento dei costi che proseguirà anche nei prossimi anni.
BP PUNTERÀ SULLA DIGITALIZZAZIONE…
Dallo scorso giugno, come ricostruito da Bloomberg, l’azienda ha terminato o sospeso trenta progetti per concentrarsi solo su quelli maggiormente redditizi. L’amministratore delegato Murray Auchincloss ha spiegato che la digitalizzazione e l’impiego delle tecnologie di intelligenza artificiale avranno un ruolo fondamentale per l’efficientamento dei processi di Bp.
… E FARÀ RITORNO AGLI IDROCARBURI
Nel giro di un anno – cioè da quando Auchincloss ha assunto l’incarico: il 17 gennaio 2024 – Bp ha registrato performance inferiori a quelle di altre società petrolifere e oggi la sua valutazione non è nemmeno la metà di quella della rivale Shell. Per accontentare gli investitori, che chiedono maggiori profitti, si pensa allora che nelle prossime settimane Auchincloss annuncerà un ridimensionamento degli investimenti nell’energia rinnovabile e una rinnovata focalizzazione sull’oil & gas.
In una mail indirizzata ai dipendenti, Auchincloss ha scritto che Bp diventerà “un’azienda più semplice, più focalizzata e di maggiore valore”. Stamattina alla borsa di Londra le azioni della società sono cresciute dell’1,2 per cento.
UN ERRORE STRATEGICO?
Secondo Bloomberg la crisi di Bp è dovuta a degli sbagli fatti ben prima dell’inizio del mandato di Auchincloss. Era stato infatti il suo predecessore Bernard Looney a investire massicciamente sull’energia a basse emissioni – in particolare sul costoso eolico offshore – sulla base di una previsione errata secondo cui i consumi globali di petrolio avessero raggiunto il picco massimo e dunque avrebbero iniziato a calare.
La strategia di Looney era già stata corretta: per esempio, nel febbraio 2023 Bp ha abbassato gli obiettivi di riduzione della produzione di idrocarburi, dopodiché ha fermato alcuni progetti sull’idrogeno e scorporato l’intera divisione dedicata all’eolico in mare.
Tuttavia, finora Bp ha resistito alle pressioni degli investitori per un pieno ritorno all’oil & gas: dal 2020, infatti, ha avviato un solo grande progetto di idrocarburi, il campo Kaskida nel golfo del Messico.
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