Trump parla al Forum di Davos: “Il Green New Deal è un imbroglio. La guerra in Ucraina deve finire, incontrerò Putin. L’Ue? Ci tratta male”
“Ho già posto fine al ridicolo Green New Deal, l’industria green non è nient’altro che un imbroglio. Lasceremo che la gente compri le auto che vuole”. Lo ha detto il neo-presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, in videocollegamento con il vertice annuale del World Economic Forum in corso a Davos, in Svizzera. Già nel suo […]
“Ho già posto fine al ridicolo Green New Deal, l’industria green non è nient’altro che un imbroglio. Lasceremo che la gente compri le auto che vuole”. Lo ha detto il neo-presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, in videocollegamento con il vertice annuale del World Economic Forum in corso a Davos, in Svizzera.
Già nel suo discorso d’insediamento, tre giorni fa, Trump aveva annunciato l’abbandono da parte degli Usa del Green New Deal. “Metteremo fine al Green New Deal, revocheremo l’obbligo delle auto elettriche e salveremo la nostra industria automobilistica mantenendo il mio sacro impegno con i grandi lavoratori del settore automobilistico”, aveva detto.
Appena rientrato alla Casa Bianca, il presidente ha inoltre ritirato gli Stati Uniti dagli Accordi di Parigi sul Clima. E, alla faccia della riduzione delle emissioni di gas climalteranti, Trump ha dichiarato di voler ridare centralità ai combustibili fossili, in primis petrolio e gas.” Trivelleremo, baby, trivelleremo”, avverte.
Nel suo intervento davanti ai massimi rappresentanti della politica e dell’economia mondiale riuniti a Davos, il leader Usa affronta diversi argomenti. “Dobbiamo mettere fine alla guerra in Ucraina”, dice: “Ci sono già stati milioni di morti come ai tempi della seconda guerra mondiale”.
“Intendo incontrare il prima possibile Putin, non per parlare di economia, ma perché la guerra in Ucraina deve finire”, conferma Trump. E aggiunge che anche “l’Ucraina è pronta a un accordo per la fine della guerra”.
Secondo il presidente degli Stati Uniti, se il prezzo del petrolio scendesse “la guerra tra Russia e Ucraina finirebbe immediatamente”. “Parlerò presto con Arabia Saudita e Opec”, chiosa.
Rivolgendosi ai Paesi della Nato, il leader della Casa Bianca rinnova poi il suo invito ad “arrivare a destinare i 5% del Pil alla difesa”.
Trump utilizza poi parole molto dure per l’Unione europea. “L’Ue – attacca – ci tratta in un modo che non ci piace. Ci impongono delle tasse. I nostri aerei non possono atterrare in Europa e in Cina. Non possiamo vendere i nostri prodotti in Europa. Vogliono soldi dalle nostre società come Apple e Google”. Dunque, avverte, “l’Europa dovrà pagare dei dazi, soldi che serviranno per abbassare il debito pubblico Usa”.
“Venite a produrre i vostri prodotti in America e vi daremo tra le tasse più basse di qualsiasi nazione sulla terra: dal 21 al 15%”, scandisce il presidente rivolgendosi agli imprenditori non americani. Altrimenti “dovrete pagarci un dazio”.
Quanto alla politica fiscale e monetaria interna, Trump spiega di aver “ordinato a membri del governo di fare di tutto per ridurre l’inflazione”. “Attuerò un enorme taglio delle tasse per lavoratori e famiglie”, promette. E “chiederò che i tassi d’interesse scendano immediatamente e allo stesso modo dovrebbero scendere in tutto il mondo”.
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