Trump attacca l’Unione Europea: le sanzioni alle Big Tech sono una “tassazione mascherata”
Trump attacca l’Unione Europea: le sanzioni alle Big Tech sono una “tassazione mascherata” Le Big Tech americane, dopo aver criticato duramente Donald Trump nel corso del suo primo mandato, sembrano aver cambiato atteggiamento con il suo ritorno alla Casa Bianca. Ora, mentre affrontano una crescente pressione da parte dell’Unione Europea, le grandi aziende tecnologiche statunitensi sembrano guardare con interesse al nuovo presidente per ottenere un sostegno contro le [...]
Trump attacca l’Unione Europea: le sanzioni alle Big Tech sono una “tassazione mascherata”
Le Big Tech americane, dopo aver criticato duramente Donald Trump nel corso del suo primo mandato, sembrano aver cambiato atteggiamento con il suo ritorno alla Casa Bianca. Ora, mentre affrontano una crescente pressione da parte dell’Unione Europea, le grandi aziende tecnologiche statunitensi sembrano guardare con interesse al nuovo presidente per ottenere un sostegno contro le politiche sempre più stringenti di Bruxelles.
Trump, intervenendo in videoconferenza al World Economic Forum di Davos, ha attaccato apertamente l’UE, accusandola di usare multe e regolamenti come un’arma economica contro le imprese americane. Il presidente ha citato in particolare le sanzioni inflitte ad Apple, Google e Facebook, definendole una “forma di tassazione” che penalizza l’economia degli Stati Uniti.
“Hanno ottenuto 15 o 16 miliardi da Apple. Hanno incassato miliardi da Google e credo che ora stiano puntando a Facebook per cifre enormi,” ha dichiarato il presidente, sottolineando come questi siano tutti marchi statunitensi. “Che vi piacciano o meno, sono aziende americane e non dovrebbero subire questi trattamenti. Dal mio punto di vista, è una forma di tassazione.”
La vicenda a cui si riferisce Trump riguarda una lunga battaglia legale tra Apple e l’Unione Europea sui benefici fiscali ottenuti in Irlanda. L’UE ha stabilito che gli accordi fiscali concessi a Cupertino fossero illegali, ordinando alla società di restituire miliardi di tasse arretrate.
Ma il discorso del presidente non si è limitato alle big tech. Ha infatti ampliato il raggio delle critiche, accusando l’UE di danneggiare gli interessi economici americani.
“L’UE ci tratta in modo molto, molto ingiusto. Abbiamo centinaia di miliardi di deficit con loro, nessuno è contento di questa situazione e faremo qualcosa al riguardo,” ha affermato Trump.
Queste dichiarazioni, arrivate a pochi giorni dall’insediamento, suggeriscono che il rapporto tra gli Stati Uniti e l’Unione Europea potrebbe farsi ancora più teso. Per Apple e le altre aziende tecnologiche americane che operano nel mercato europeo, il secondo mandato di Trump potrebbe portare nuove dinamiche politiche e regolatorie, soprattutto su questioni spinose come le politiche dell’App Store e la gestione della concorrenza digitale.
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