Pensione a 70 anni per i dipendenti pubblici, Zangrillo firma il trattenimento in servizio

In pensione a 70 anni su base volontaria nella Pubblica amministrazione. Il ministro Zangrillo ha firmato il provvedimento. Chi riguarda

Jan 21, 2025 - 20:47
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Pensione a 70 anni per i dipendenti pubblici, Zangrillo firma il trattenimento in servizio

Lavorare fino a 70 anni nel pubblico impiego: il Ministro per la Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, ha firmato le indicazioni applicative per il trattenimento in servizio del personale pubblico oltre l’età pensionabile.

La misura relativa al trattenimento in servizio fino a 70 anni si applica sia al personale dirigenziale che a quello non dirigenziale, in una misura massima pari al 10% delle “facoltà assunzionali”, è mirata a rispondere a specifiche esigenze funzionali e introduce criteri selettivi e rigidi limiti, attribuendo alle amministrazioni la discrezionalità di applicarla.

Restano esclusi alcuni settori: magistratura, forze armate, polizia e vigili del fuoco. Chi accetta di lavorare fino a 70 anni nel settore pubblico lo farà in risposta a specifiche esigenze, anche relative alla attività di tutoraggio e affiancamento ai neoassunti.

Chi può aderire

Il meccanismo, in concreto, non scatterà in base a un diritto automatico del dipendente ma verrà applicato all’incontrarsi di tre eventualità:

  • la necessità oggettiva riscontrata dalla singola amministrazione;
  • la volontà esplicita del dipendente di ritardare l’età pensionabile;
  • la valutazione della performance del dipendente, che dovrà essere “ottima” o “eccellente” o di un giudizio corrispondente secondo il rispettivo ordinamento.

Chi accetta di aderire, andrà in pensione con un assegno più consistente. La misura non riguarda il personale già a riposo, che in ogni caso non verrà richiamato in servizio.

Le amministrazioni valuteranno le esigenze relative al personale attraverso il Piao (Piano integrato di attività e organizzazione). L’individuazione del personale è subordinata alla verifica delle necessità e avviene solo dopo valutazione interna. Escluso, dunque, ogni procedura di interpello. Al termine della valutazione delle proprie esigenze, il vertice di ogni amministrazione potrà individuare il personale a cui chiedere la disponibilità per il trattenimento in servizio.

Per quanto riguarda la durata dell’incarico, la disposizione non prevede un periodo di tempo minimo, che dovrà essere commisurato caso per caso.

Il perché del meccanismo

Lo scopo della misura è duplice: da una parte si punta al trasferimento delle competenze, secondo una vera e propria staffetta generazionale, così da accelerare la crescita professionale del giovane capitale umano della Pubblica amministrazione; in secondo luogo, si cerca di spostare più in avanti l’uscita dal lavoro del maggior numero di lavoratori possibile, compatibilmente con le necessità del settore pubblico, così da alleggerire i sofferenti conti della previdenza.

Il piano Zangrillo per la Pa

Il trattenimento in servizio fino a 70 anni, annunciato dal ministro Zangrillo per la prima volta nel settembre del 2024, è solo uno dei meccanismi di rilancio della Pubblica amministrazione. Gli altri punti del piano, anticipati durante l’ultimo Forum The European House – Ambrosetti di Cernobbio, sono:

  • l’assunzione di 350.000 giovani entro il 2025. A tale fine sono stati indetti o annunciati numerosi concorsi pubblici;
  • rendere la Pubblica amministrazione un “volano di crescita” per il sistema Paese, e non una zavorra, liberando le imprese dai legacci superflui della burocrazia;
  • l’accelerazione della digitalizzazione della Pa, anche grazie all’ausilio dell’intelligenza artificiale;
  • introdurre il concetto di meritocrazia: “Il merito non esiste. Dobbiamo introdurre questo valore”, disse il ministro nel commentare la valutazione delle performance del 2022 dei dirigenti pubblici, che risultarono essere tutte “eccellenti”.

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