Novak Djokovic spiega il ritiro: “Avevo uno strappo”. E tiferà Zverev in finale: “Merita il primo Slam”
Novak Djokovic ha dato vita a un intensissimo primo set contro Alexander Zverev, infiammando la semifinale degli Australian Open: un’ora e ventidue minuti di gioco hanno infuocato la Rod Laver Arena di Melbourne, dove è stato il tie-break a risolvere la prima frazione. Il tedesco si è imposto con il punteggio di 7-6(5) dopo che […]
Novak Djokovic ha dato vita a un intensissimo primo set contro Alexander Zverev, infiammando la semifinale degli Australian Open: un’ora e ventidue minuti di gioco hanno infuocato la Rod Laver Arena di Melbourne, dove è stato il tie-break a risolvere la prima frazione. Il tedesco si è imposto con il punteggio di 7-6(5) dopo che il serbo ha mandato in rete una volée e subito dopo il 37enne ha deciso di ritirarsi, complici i postumi del fastidio muscolare accusato nel quarto di finale vinto in rimonta contro Carlos Alcaraz.
Alexander Zverev si è così qualificato per la terza finale Slam della carriera dopo quelle perse al Roland Garros nel 2024 e agli US Open nel 2020: domenica 26 gennaio (ore 09.30) tornerà in campo per affrontare il vincente del confronto tra il nostro Jannik Sinner e lo statunitense Ben Shelton, con il chiaro intento di poter fare festa per la prima volta in carriera. Il numero 2 del mondo ha anche difeso l’avversario di giornata, preso di mira dai fischi del pubblico dopo il ritiro.
Novak Djokovic si è poi presentato in conferenza stampa e ha spiegato cos’è successo sul cemento oceanico, dove ha alzato al cielo il trofeo in ben dieci occasioni: “Non ho colpito una palla dalla partita contro Alcaraz, quindi fino a un’ora prima della partita di oggi. Ho fatto tutto il possibile per gestire lo strappo muscolare che ho avuto. I farmaci e il lavoro di fisioterapia mi hanno aiutato in qualche parte, ma verso la fine del primo set ho cominciato a sentire sempre più dolore ed era difficile da gestire. Un finale sfortunato, ma ci ho provato“.
Il ribattezzato Nole ha poi proseguito: “Se avessi vinto il primo set avrei provato a continuare, magari per qualche game o per un set. Non lo so, la situazione stava peggiorando. Sapevo che, anche se avessi vinto il primo set, sarebbe stata una battaglia in salita per me, per rimanere abbastanza in forma fisicamente da disputare altri due, tre o quattro set per due, tre, quattro ore. Non credo che oggi ne avrei avuto l’opportunità”.
Il 24 volte Campione Slam si era sottoposto a una risonanza magnetica dopo il match vinto in rimonta contro Alcaraz: “È uno strappo muscolare. Due anni fa l’avrei gestita meglio. In campo non mi dava così fastidio, ma questa volta non è stato così. Ho avuto un giorno di riposo in più, visto che non ho giocato per due giorni, e pensavo che sarebbe stato sufficiente, ma purtroppo non è stato così“.
Il Campione Olimpico di Parigi 2024 ha tracciato anche un bilancio sull’intero torneo: “Penso di aver giocato molto bene. Avevo buone possibilità se fossi stato fisicamente, ero in forma e pronto a a combattere. Oggi potevo giocarmi delle chance: non sarebbe mai stata una battaglia facile, ma non lo sarebbe stato nemmeno per Zverev. Ci sono molti aspetti positivi per quanto riguarda il modo in cui ho giocato le semifinali: è un ottimo risultato considerando le circostanze, ma non è soddisfacente per me e per i miei standard“.
Novak Djokovic ha già scelto chi tifare in finale: “Auguro a Sascha tutto il meglio. Si merita il suo primo Slam. Farò il tifo per lui. Spero che possa conquistarlo qui”. Quella odierna potrebbe essere stata la sua ultima partita a Melbourne: “Non lo so, devo vedere come va la stagione: io voglio continuare, mi piacere venire in Australia e se sono motivato e in salute non vedo perché non dovrei venire“.
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