L’Antitrust scandaglia gli affari dell’americana Royal Caribbean a Fiumicino

Il gruppo crocieristico americano Royal Caribbean vuole aprire una nuova stazione marittima a Fiumicino. L'Antitrust ha esaminato la concessione ed espresso qualche riserva. Tutti i dettagli

Jan 22, 2025 - 21:19
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L’Antitrust scandaglia gli affari dell’americana Royal Caribbean a Fiumicino

Il gruppo crocieristico americano Royal Caribbean vuole aprire una nuova stazione marittima a Fiumicino. L’Antitrust ha esaminato la concessione ed espresso qualche riserva. Tutti i dettagli

L’Autorità garante della concorrenza e del mercato si è pronunciata sul progetto della compagnia di crociere statunitense Royal Caribbean per la realizzazione di una nuova stazione marittima a Fiumicino: più precisamente nell’area comunale di Isola Sacra, che – come riporta il sito specializzato Shipping Italy – è fuori dalla giurisdizione dell’autorità di sistema portuale del Lazio.

COSA HA DETTO L’AGCM SULLA PROCEDURA DI RILASCIO DELLA CONCESSIONE A ROYAL CARIBBEAN

L’Agcm ha giudicato “idonea a soddisfare i principi di tutela della concorrenza” la procedura di rilascio della concessione a Royal Caribbean da parte del Comune di Fiumicino. “Purché” – ha precisato l’autorità – “la fase pubblicitaria riguardi anche la presentazione di eventuali istanze concorrenti e di osservazioni di terzi”: significa che la richiesta di Royal Caribbean andrà pubblicizzata in modo da favorire la presentazione di più progetti alternativi.

LE OSSERVAZIONI SUL CONTENUTO

Quanto invece al contenuto della concessione, l’Agcm ha insistito sulla necessità di dimostrare la prevalenza della funzione nautica del progetto su quella crocieristica.

Questo perché il progetto di Royal Caribbean di un terminale per le navi da crociera è la variazione di un progetto presentato precedentemente da una società che è stata poi acquisita dal gruppo statunitense: questo progetto riguardava la costruzione di un porto da diporto, e il Comune di Fiumicino aveva rilasciato la concessione.

La dimostrazione della prevalenza della funzione nautica si baserà sulla “preminenza dei ricavi legati alla nautica da diporto rispetto a quelli legati all’attività crocieristica”. Il terminale, inoltre, non potrà essere utilizzato soltanto o soprattutto dalle navi di Royal Caribbean; al contrario, secondo l’Agcm  “l’accesso all’approdo per le navi da crociera e al connesso terminal” andrà “garantito a tutti gli operatori crocieristici alle stesse condizioni […] e che tali condizioni siano eque e non discriminatorie”. In caso contrario, la concessione andrà a decadere.

… E SULLA DURATA

Oltre che sulla procedura di rilascio e sul contenuto della concessione, l’autorità antitrust si è espressa anche sulla durata, dicendo di auspicare una “rivalutazione” del periodo di novant’anni richiesto da Royal Caribbean. Questo perché il progetto preliminare presentato nel 2018 dal gruppo “aveva ritenuto sufficiente un periodo di quaranta anni per ammortizzare gli investimenti e realizzare un rendimento ritenuto accettabile”: di conseguenza, una durata superiore della concessione “dovrebbe essere adeguatamente argomentata dal proponente e verificata in sede di Conferenza dei Servizi”.

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