La forza dell’America | L’analisi di Federico Rampini

Nel giorno dell’insediamento alla Casa Bianca del rieletto Donald Trump, descritto dagli avversari come un aspirante autocrate, sul Corriere della Sera Federico Rampini descrive lo stato in cui versano oggi gli Usa.La disoccupazione (al 4,1%) è tra le più basse del mondo e della storia, sottolinea.Nel 2024 i nuovi posti di lavoro creati sono stati […] L'articolo La forza dell’America | L’analisi di Federico Rampini proviene da Osservatorio Riparte l'Italia.

Jan 21, 2025 - 07:44
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La forza dell’America | L’analisi di Federico Rampini

Nel giorno dell’insediamento alla Casa Bianca del rieletto Donald Trump, descritto dagli avversari come un aspirante autocrate, sul Corriere della Sera Federico Rampini descrive lo stato in cui versano oggi gli Usa.
La disoccupazione (al 4,1%) è tra le più basse del mondo e della storia, sottolinea.
Nel 2024 i nuovi posti di lavoro creati sono stati 2,2 milioni.
L’America non è mai stata così forte, il suo modello trionfa.
Con il 26% del Pil globale ha la stessa posizione degli anni Novanta.
Perfino la Cina perde terreno, e questo viene sottolineato dai cinesi: spostano in dollari centinaia di miliardi di risparmi; emigrano verso gli Stati Uniti in misura crescente.
In Giappone, Germania, Francia, Inghilterra, Italia, i salari operai sono inferiori al più povero degli Stati Usa.
Il luogo comune per cui l’America è il paradiso dei ricchi, il paese delle diseguaglianze estreme, è smentito dai fatti.
Nell’ultimo trentennio il 20% degli americani più poveri ha avuto un aumento del 74% nei redditi.
Dal 2019 ad oggi i salari delle categorie meno qualificate hanno avuto la crescita più dinamica: dieci volte superiore alla fascia più elevata.
Si spiega perché l’America esercita un’attrazione irresistibile, e nei migranti in entrata figurano tutte le nazionalità del pianeta.
Eppure gli americani sono a maggioranza sfiduciati.
I due terzi pensano che l’America è su una cattiva strada.
La reputazione delle istituzioni è crollata, solo il 20% degli americani ha fiducia nel proprio governo (sono rilevazioni antecedenti alla vittoria di Trump, un trend di lungo periodo).
Anche gli europei sono severi verso la democrazia americana.
Eppure nessun paese europeo ha tradizioni democratiche così antiche e radicate.
La Repubblica statunitense vanta due secoli e mezzo di storia, non interrotta da re imperatori e fascisti come la Francia.
Germania e Italia hanno democrazie fondate sul sacrificio dei soldati americani che vinsero Hitler e Mussolini.
A molti europei sfugge il ruolo dei contropoteri e bilanciamenti, che hanno sempre impedito all’autoritarismo di attecchire in America.
C’è anche un federalismo poderoso, per cui California e New York continueranno a remare contro Trump.
Tra gli elementi rassicuranti: Trump governerà di sicuro solo per 18 mesi, fino all’elezione di mid-term del novembre 2026: dopo gli elettori potrebbero negargli la maggioranza al Congresso.

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