Il gesto controverso (e falso storico) di Musk
Elon Musk è al centro di polemiche per un gesto associato al saluto romano durante l'insediamento di Trump. Ma poi, gli antichi Romani salutavano davvero così?
Ieri 20 gennaio 2025, durante la cerimonia di insediamento di Donald Trump come 47esimo presidente degli Stati Uniti, Elon Musk è finito al centro di una polemica. Il motivo? Un gesto ripetuto almeno due volte, con il braccio teso verso l'alto, che alcuni hanno interpretato come un saluto romano. Per molti, tra cui l'Anti Defamation League (ADL, un'organizzazione non governativa internazionale che si dedica a combattere l'antisemitismo, l'odio, la discriminazione e l'estremismo), si è trattato "semplicemente" di un momento di ambiguità dovuto all'entusiasmo. Ma per molti altri non ci sarebbero dubbi: quel gesto è inequivocabilmente un saluto romano. La polemica è accesa, ma il fatto offre lo spunto per una curiosità storica: davvero i Romani si salutavano così?
Il mito del saluto romano
Quello che oggi chiamiamo "saluto romano" non ha alcun riscontro storico nell'antica Roma. Nessuna fonte o reperto archeologico documenta il gesto del braccio teso come forma di saluto tra i Romani. La sua origine moderna si deve al dipinto "Il giuramento degli Orazi" (1784) di Jacques-Louis David, che rappresenta i protagonisti con il braccio teso mentre prestano un giuramento. Questo gesto fu poi reinterpretato e utilizzato dal regime fascista per evocare una presunta continuità con l'Impero Romano.
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Ma allora come si salutavano davvero i Romani?
Gli antichi Romani utilizzavano infatti gesti molto diversi per salutarsi: i soldati portavano la mano destra all'elmo in segno di rispetto, mentre tra amici e familiari si preferivano abbracci e baci. Gli sposi, durante il matrimonio, si stringevano solennemente la mano destra. Solo in alcune occasioni pubbliche, generali e imperatori accennavano a una sorta di benedizione con il braccio alzato, ma mai con il gesto oggi noto come "saluto romano".
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