Il gene del pompelmo che interferisce coi farmaci
Abbiamo scoperto il gene che produce le furanocumarine, delle molecole presenti nel pompelmo che interferiscono con l'assorbimento di alcuni farmaci impedendoci di consumarlo.
Chi soffre di ipercolesterolomia lo sa bene: vietato bere succo di pompelmo o consumare pompelmo se si assumono statine, i farmaci che servono ad abbassare i livelli di colesterolo nel sangue. Questo frutto, infatti, contiene alti livelli di furanocumarine, molecole che causano un pericoloso accumulo nell'organismo dei principi attivi dei medicinali.. Ora un team di ricercatori ha scoperto che la colpa sarebbe di un particolare gene, che potremmo un giorno riuscire a sopprimere producendo pompelmi farmaco-compatibili. I risultati dello studio sono stati pubblicati su The New Phytologist.. Non tutti gli agrumi. L'avvertenza è riportata nei bugiardini di diversi farmaci, tra cui il docetaxel (un antitumorale) e l'eritromicina (un antibiotico). L'incompatibilità non riguarda però altri tipi di agrumi come i mandarini e le arance: come mai?
Per scoprirlo gli studiosi del Volcani Center di Israele hanno deciso di incrociare mandarini e pompelmi: ne sono risultati dei "mapo 2.0" – metà ricchi di furanocumarine, metà totalmente privi. «C'era solo un gene in grado di controllare l'abilità di produrre queste sostanze», spiega al New York Times Livnat Goldenberg, coordinatrice della ricerca.. Pompelmi 2.0. Gli scienziati hanno quindi identificato un gene che produce un enzima chiamato diossigenasi 2-ossoglutarato dipendente (2OGD, dall'inglese 2-oxoglutarate-dependent dioxygenase), coinvolto nella biosintesi delle furanocumarine; è risultato che i mandarini avessero una versione mutata del 2OGD che ne impedisce il corretto funzionamento, di fatto inibendo la produzione di furanocumarine.
Gli studiosi ritengono sia possibile, attraverso l'editing genetico, sopprimere il gene responsabile della produzione di furanocumarine creando pompelmi "farmaco-compatibili"..