Il disastro degli asili nido nell'ottica del PNRR: quasi 20 mila posti a rischio

lentepubblica.it L’Ufficio parlamentare di bilancio (UPB) ha recentemente diffuso un’analisi dettagliata sull’implementazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) relativo all’ampliamento dell’offerta di asili nido e scuole dell’infanzia: la situazione presenta ancora criticità molto elevate. L’obiettivo prefissato prevede la creazione di 150.480 nuovi posti, con un finanziamento complessivo di 4,57 miliardi di euro, di cui […] The post Il disastro degli asili nido nell'ottica del PNRR: quasi 20 mila posti a rischio appeared first on lentepubblica.it.

Jan 21, 2025 - 12:07

Il disastro degli asili nido nell'ottica del PNRR: quasi 20 mila posti a rischio

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L’Ufficio parlamentare di bilancio (UPB) ha recentemente diffuso un’analisi dettagliata sull’implementazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) relativo all’ampliamento dell’offerta di asili nido e scuole dell’infanzia: la situazione presenta ancora criticità molto elevate.

L’obiettivo prefissato prevede la creazione di 150.480 nuovi posti, con un finanziamento complessivo di 4,57 miliardi di euro, di cui 3,24 miliardi provenienti direttamente dal PNRR e il restante da risorse nazionali.

Tuttavia, il rapporto evidenzia criticità significative che rischiano di compromettere il raggiungimento dei traguardi fissati entro giugno 2026. Le difficoltà sono emerse già nelle prime fasi del progetto, specialmente per quanto riguarda gli asili nido, con un’adesione limitata da parte di numerosi Comuni, in particolare nel Mezzogiorno, dove persistono deficit infrastrutturali. La necessità di ripetute assegnazioni di fondi ha rallentato l’intero processo.

Il disastro degli asili nido nell’ottica del PNRR: quasi 20 mila posti a rischio

Secondo i dati aggiornati al 9 dicembre 2024 sulla piattaforma ReGiS, lo stato di avanzamento dei 3.199 progetti finanziati mostra una situazione eterogenea. Dei 3,24 miliardi di euro disponibili, solo 816,7 milioni risultano effettivamente utilizzati, a fronte di una previsione di spesa di 1,7 miliardi entro la fine del 2024. La gran parte degli interventi avviati nel 2020-2021 è ancora in fase esecutiva, con appena il 3% dei progetti già conclusi. Alcuni progetti previsti dal più recente piano asili nido non sono ancora stati inseriti nella piattaforma, mentre per oltre la metà di quelli già censiti non sono disponibili informazioni aggiornate.

Il livello di avanzamento varia sensibilmente tra le diverse macroaree del Paese. Nel Nord e nel Centro si registra una percentuale di progetti in fase di realizzazione rispettivamente del 70,9% e 72,7%, mentre nel Sud la quota si ferma al 69%. Tuttavia, è nelle regioni settentrionali che si registra la quota più alta di progetti in fase conclusiva, pari al 18%.

La previsione dell’UPB delinea quattro possibili scenari di attuazione. Nel migliore dei casi, il ritardo rispetto all’obiettivo sarebbe contenuto a circa 500 posti, mentre nello scenario più pessimistico il divario salirebbe fino a 26.000 posti mancanti. Una stima intermedia, con minime rettifiche sui dati dichiarati, prevede già un deficit di quasi 20mila posti.

Copertura nazionale e regionale del Piano Sociale di Bilancio

Per quanto riguarda la copertura nazionale e regionale prevista dal Piano Sociale di Bilancio (PSB), gli obiettivi sono meno ambiziosi rispetto al PNRR. Le stime indicano che, grazie al calo demografico, il target del 33% di copertura nazionale e del 15% regionale per gli asili nido potrebbe essere raggiunto anche senza il pieno completamento dei progetti del PNRR. Nello scenario meno favorevole, si prevede un tasso di copertura nazionale del 36,1%, con la Sicilia che si fermerebbe al 24%. Nel migliore degli scenari, la copertura nazionale potrebbe arrivare al 37,6%, superando la soglia minima del 33% in tutte le regioni, ad eccezione di Campania e Sicilia.

Nonostante l’importanza di queste iniziative per ridurre le disuguaglianze territoriali e favorire la partecipazione femminile al mercato del lavoro, permangono disparità tra le regioni e all’interno delle stesse. Anche con il completamento degli interventi previsti, il 96,6% dei Comuni con meno di 500 abitanti resterebbe privo di strutture per l’infanzia. Inoltre, l’81,4% dei territori che non disponeva di alcun asilo nido continuerebbe a esserne sprovvisto.

La crisi demografica in atto rende centrale il potenziamento dei servizi per l’infanzia, una priorità sia per l’Italia sia per l’Unione Europea. Tuttavia, l’attuale stato di avanzamento dei progetti del PNRR solleva dubbi sulla reale capacità di colmare il divario infrastrutturale e garantire un accesso equo a questi servizi essenziali in tutto il Paese.