Hamilton, Ferrari: due aspetti tecnici importanti del test di Fiorano

Il lungo conto alla rovescia è terminato. Ieri, Hamilton e Ferrari hanno mosso il loro primi passi in F1. È andato in scena il debutto in rosso di Sir Lewis sul tracciato di Fiorano. Come prevedibile, la fibrillazione per il primo test del sette volte campione del mondo si è manifestata attraverso un’incredibile partecipazione dei […]

Jan 24, 2025 - 08:36
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Hamilton, Ferrari: due aspetti tecnici importanti del test di Fiorano

Il lungo conto alla rovescia è terminato. Ieri, Hamilton e Ferrari hanno mosso il loro primi passi in F1. È andato in scena il debutto in rosso di Sir Lewis sul tracciato di Fiorano. Come prevedibile, la fibrillazione per il primo test del sette volte campione del mondo si è manifestata attraverso un’incredibile partecipazione dei tifosi, simile soltanto al primo approccio di Michael Schumacher oramai circa trent’anni fa. Le condizioni meteorologiche inglesi non hanno impedito al pilota originario di Stevenage di portare a termine il mini programma di lavoro giornaliero.

L’arrivo dell’epta campione del mondo è stato preceduto da un enorme lavoro di comunicazione della storica scuderia italiana, curato in ogni dettaglio negli ultimi due giorni. Le circa trenta tornate completate ieri da Hamilton potrebbero essere ricondotte all’interno della suddetta strategia. Ciò malgrado ci sono ottime motivazioni per sostenere che quello di ieri non è stato solo “Cinema” ad uso e consumo dei fan di tutto il mondo. Al tempo stesso, facciamo un riflessione sull’utilizzo della SF-23, la TPC scelta dal Cavallino Rampante per le prove su pista.

Ferrari Hamilton
Lewis Hamilton a bordo della Ferrari SF-23 in curva 9 nella pista di Fiorano

Ragionando sulla decisione un po’ a sorpresa, si attendeva infatti un primo test con la Ferrari F1-75, si potrebbe sostenere che il lavoro svolto dal Re Nero in questo mercoledì uggioso non sia stato affatto funzionale al progetto tecnico 2025, in fase di assemblaggio. Per questo la domanda sorge più che spontanea. Quale utilità può avere la manciata di giri inanellati da Hamilton nella plumbea mattinata modenese? Proviamo a rispondere a questa domanda, per capire e motivare cosa sta dietro allle scelte effettuate dal team di F1 più titolato al mondo.

Ferrari, Hamilton: inizia la reciproca curva di apprendimento

Tenendo comunque in considerazione il tempo esiguo trascorso al volante della monoposto 2023, il pilota anglo caraibico ha potuto recepire le prime sensazioni sulla power unit della Ferrari. Ricordiamo che lo sviluppo delle unità di potenza turbo ibride sono state congelate dalla Federazione Internazionale a Settembre 2022. Lewis ha sempre corso con le monoposto motorizzate Mercedes, e conosce a menadito le caratteristiche del propulsore M15 E Performance. Per questo, senza alcun dubbio, l’approccio con il propulsore 066/12 e le sue modalità di funzionamento erano importanti.

Hamilton Ferrari
Lewis Hamilton (Scuderia Ferrari) al lavoro nei briefing con i suoi ingegneri della Ferrari

Sicuramente ci sarà modo per apprezzare in modo più preciso le differenze tra le due unità di potenza, che saranno utilizzate anche nel 2025 prima della introduzione delle power unit di seconda generazione programmate per il mondiale futuro. In secondo luogo, il sette volte campione del mondo, nel recente passato, ha sempre utilizzato i dischi dei freni della società Carbone Industries. Al contrario la Ferrari usa da sempre i dischi della Brembo. Proprio il particolare modo di utilizzare i freni potrebbe essere l’area di apprendimento più importante per il neo pilota della storica scuderia modenese.

Un aspetto cruciale, in quanto Lewis è da sempre abituato a essere molto aggressivo ritardando il punto di staccata. “Last but not least” la sgambatura di ieri è stata la prima sessione operativa in pista e rappresenta il punto di partenza della curva di apprendimento tra Lewis e Ferrari. Entrambe le parti in causa hanno iniziato il processo di reciproca conoscenza. Per l’inglese si tratta di assimilare metodi e processi certamente diversi da quelli a cui era abituato in Mercedes. Il Cavallino rampante, invece, dovrà comprendere le necessità dell’asso britannico e sfruttare il suo bagaglio di conoscenze.

Una opportunità di crescita anche per il team. Insomma, quelli che sino a qualche giorno fa erano due corpi estranei, dovranno imparare a lavorare assieme e apprendere in maniera reciproca i punti di forza legato alle metodologie di lavoro. In questa fase sarà molto importante il contributo di Charles Leclerc che, nonostante sia anagraficamente più giovane, rappresenta il veterano della scuderia di Maranello, alla vigilia di quelle che sarà la settima stagione, da pilota ufficiale, per la Ferrari.

Ferrari Hamilton
il tributo a Charles Leclerc dei tifosi nei test di Fiorano della giornata di ieri

Per il monegasco la rossa è quella che per Hamilton è stata Mercedes, ovvero la scuderia che lo ha cresciuto sin dalle categorie inferiori. Charles sa benissimo che la totale conoscenza dell’ambiente è un fattore a suo vantaggio che cercherà di sfruttare, specie nella fase iniziale della stagione. La speranza dei fan è che il progetto tecnico 677 sia all’altezza dei piloti, Sin dal Gran Premio inaugurale del mondiale 2025. Se così sarà, l’unico problema potrebbe riguardare la gestione interna, la più dolce delle criticità per chi schiera una monoposto performante.

Autore: Roberto Cecere – @robertofunoat

Immagini: Scuderia Ferrari

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