Giovanni Amoroso è il nuovo presidente della Consulta: “Europa stella polare”. Eletto da 11 giudici su 15 per colpa dei ritardi della politica
I partiti non hanno ancora eletto i quattro componenti di nomina parlamentare. Viganò e Antonini nuovi vicepresidenti L'articolo Giovanni Amoroso è il nuovo presidente della Consulta: “Europa stella polare”. Eletto da 11 giudici su 15 per colpa dei ritardi della politica proviene da Il Fatto Quotidiano.
Mancano ancora quattro giudici, che da mesi devono essere eletti dal Parlamento. Ma nel frattempo la Corte Costituzionale ha eletto un nuovo presidente: si tratta di Giovanni Amoroso, 76 anni. Prende il posto di Augusto Barbera che ha terminato il suo incarico lo scorso 21 dicembre. Nato a Mercato San Severino (Salerno) il 30 marzo 1949, Amoroso è stato eletto nella camera di consiglio che si è tenuta questa mattina a Palazzo della Consulta, il suo mandato terminerà il 13 novembre 2026. Ha svolto il ruolo di presidente facente funzioni dopo l’addio di Barbera. È stato eletto giudice costituzionale dalla Corte di Cassazione il 26 ottobre 2017, ha giurato il 13 novembre 2017, è Vice presidente dal 12 dicembre 2023. Come primo atto, il neo presidente eletto ha nominato vicepresidenti della Corte Francesco Viganò e Luca Antonini.
Sposato e padre di due figli oltre che 4 volte nonno, Amoroso è stato eletto all’unanimità da una Corte non nel plenum del suo Collegio, ma al minimo legale per poter deliberare, con 11 giudici su 15. Colpa della politica, cioè dei partiti che non hanno ancora trovato un accordo e quindi non ha ancora eletto quattro componenti di nomina parlamentare. L’ultima fumata nera è arrivata appena sette giorni fa, con le forze politiche che hanno votato ancora una volta scheda bianca.
Il discorso dopo l’elezione – “Il mio impegno sarà assoluto nello svolgimento di questo incarico con disciplina e onore, come richiede l’articolo 54 della Costituzione”, ha detto il neo presidente in conferenza stampa. “Non ci sono linee programmatiche da esporre. La Corte è un organo profondamente collegiale. C’è da ricordare che la bussola nell’attività della Corte è la Costituzione”, ha aggiunto. Amoroso ha poi ricordato come la Costituzione è la “bussola” dei giudici costituzionali e l’Europa è una “stella polare“.
Chi è Amoroso – Laurato con lode in giurisprudenza ne 1971 all’Università degli studi La Sapienza di Roma, Amoroso è stato nominato magistrato il 27 marzo 1975, dopo essersi classificato secondo al concorso. Pretore penale a Bergamo e del lavoro a Roma, nel 1984 è stato assegnato all’Ufficio del Massimario della Corte di Cassazione, prima come magistrato di tribunale (1984-1989) e poi come magistrato d’appello (1996-2000), venendo applicato alla Sezione Lavoro e partecipando ai collegi come relatore e poi estensore delle sentenze emesse. Nel periodo 1986-1989 è stato applicato al Centro elettronico di documentazione della Cassazione, tenendo anche corsi di apprendimento del sistema Italgiure delle banche dati della Corte. L’esperienza a Palazzo della Consulta di Amoroso, comincia dal 1990, quando è stato collocato fuori ruolo della magistratura: fino al 1996 è stato assistente di studio a tempo pieno del giudice costituzionale Renato Granata. In seguito, dal 1999 al 2008, è stato assistente di studio del giudice costituzionale e poi presidente Franco Bile, rimanendo in ruolo come magistrato della Corte di Cassazione. Nel febbraio del 2015 è stato nominato presidente di sezione della Corte e assegnato alla Sezione Lavoro. Nel giugno del 2015 è stato destinato anche alle Sezioni Unite civili come presidente di sezione non titolare, venendo altresì designato come coordinatore delle Sezioni Unite civili. È stato anche coordinatore della segreteria scientifica della Commissione ministeriale presieduta dal professor Giuseppe Tarzia per la revisione del codice di procedura civile tra il 1994 e il 1995.
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