Farina di larve trattata in vendita, l’Ue autorizza la produzione
La Commissione Ue ha dato il via libera alla vendita della farina di larve intere di Tenebrio molitor, nonostante l'obiezione di alcuni eurodeputati
Via libera alla vendita della farina di larve. La Commissione europea ha autorizzato la commercializzazione della polvere di larve intere di Tenebrio molitor: dopo grilli, locuste e il verme della farina minore, anche quest’ultimo tipo di insetto può quindi essere usato per fare pane, pasta e altri tipi di prodotti. Il “sì” alla commercializzazione dell’alimento è arrivata non senza polemiche, dopo che alcuni eurodeputati aveva presentato un’obiezione per bloccarne l’immissione nel mercato. Opposizione respinta dalla commissione Envi, che ha incluso ufficialmente l’ingrediente tra i “novel food” dell’Unione europea.
Il via libera alla larva gialla
Nel testo del regolamento, che entrerà in vigore dopo 20 giorni dalla pubblicazione nella Gazzetta Ue, la Commissione ha dato l’ok all’immissione in commercio della polvere di Tenebrio molitor trattata con raggi Uv, specificando però che nei prossimi cinque anni soltanto la società francese “Nutri’Earth è autorizzata a immettere sul mercato il nuovo alimento”, a meno che un’altra società ottenga un altro via libera per vendere l’alimento o abbia il consenso dell’azienda transalpina.
“Nel parere scientifico l’Autorità europea per la sicurezza alimentare ha concluso che la polvere di larve intere di Tenebrio molitor trattata con raggi Uv è sicura alle condizioni e ai livelli d’uso proposti” scrivono gli esperti Ue nel documento.
L’obiezione in Europarlamento
L’autorizzazione è arrivata in seguito al passaggio di una settimana prima in commissione ambiente, sanità pubblica e sicurezza alimentare (Envi) del Parlamento europeo che ha respinto, con 39 voti contrari, 32 voti a favore e 6 astensioni, l‘obiezione sulla commercializzazione dell’alimento, presentata dagli eurodeputati Alexander Bernhuber del Ppe e Laurence Trochu dei Conservatori e Riformisti di Ecr.
Un’opposizione sostenuta anche dagli eurodeputati della Lega: “Ancora una volta, la sinistra antepone gli interessi delle multinazionali a quelli dei consumatori e alla sicurezza alimentare: e stupisce che anche eurodeputati italiani a cominciare dal presidente De Caro, che dovrebbero essere in prima linea per la tutela del Made in Italy, possano tollerare e sostenere questa deriva. L’Ue vuole gli insetti a tavola? Se li mangino loro”, ha scritto in una nota Silvia Sardone, coordinatrice Patriots for Europe in commissione Envi.
Linea ribadita anche in Italia dal vicepresidente del Carroccio al Senato, Gian Marco Centinaio: “L’Europa insiste nel voler portare larve e altre schifezze sulle nostre tavole – ha affermato in una nota – Il voto di oggi nella Commissione Envi del Parlamento europeo è l’ennesimo affronto agli agricoltori e alle tradizioni alimentari dei nostri Paesi. Era questo il cambio di passo promesso da Ursula Von der Leyen? L’impressione è che prevalgano ancora le pressioni di multinazionali e presunti ambientalisti, alle quali la Lega e i Patrioti si opporranno sempre”.
I novel food
La polvere della cosiddetta larva gialla della farina è stata quindi inclusa tra i ‘novel food‘, un elenco di nuovi alimenti, derivati da nuove fonti, con nuove modalità e tecnologie o nuove sostanze utilizzate nei prodotti alimentari, tra i cibi indicati dalla Commissione Ue che non sono stati consumati “in modo rilevante” prima del maggio 1997.
L’apertura alla vendita di questi alimenti si è concretizzata con l’approvazione del regolamento dedicato alla materia, in vigore da gennaio 2018, che permette di riconoscere gli insetti interi sia come nuovi alimenti che come prodotti tradizionali da paesi terzi, come il grillo domestico o la locusta migratoria, con l’obiettivo di rendere più sostenibile il sistema alimentare sdoganando fonti di proteine alternative.
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