Caos Treni, Salvini: “Incidenti e guasti cessati dopo le denunce. Che coincidenza”

L’informativa urgente del ministro alla Camera dopo i ripetuti episodi che hanno creato gravi disagi ai viaggiatori. “Italia oggetto di attacchi da anni. Non ci facciamo intimorire. Alta velocità oggi più puntuali che con il Pd al governo”. Schlein: “Dal governo solo alibi”

Jan 21, 2025 - 19:44
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Caos Treni, Salvini: “Incidenti e guasti cessati dopo le denunce. Che coincidenza”

Roma, 21 gennaio 2025 – "L’Italia non si fa intimidire”. Il ministro Matteo Salvini avvalora la pista del sabotaggio dietro ai guasti che recentemente hanno interrotto le comunicazioni ferroviarie in Italia. - "Quando ci sono dei disagi, che possono sempre accadere, la prima cosa da fare è scusarsi, come giustamente ha fatto Fs – ha detto nell’informativa urgente alla Camera di oggi sul caso treni – Mio dovere oggi è spiegare quello che è successo”.

“Sabotaggio”

Dopo i controlli effettuati, è emerso “un quadro di esplosioni, incendi dolosi, incidenti, problemi elettrici – spiega Salvini –  Problemi che, guarda un po’ la coincidenza, dopo le denunce e gli esposti, non si sono più verificati. Un escalation preoccupante che non abbiamo mai voluto sottolineare per senso di responsabilità, in attesa di raccogliere informazioni più precise". L’Italia è “oggetto di attacchi da anni – continua Salvini –. Lo ribadì anche un premier del passato che però non passò dalle parole ai fatti”. Ma “un grande Paese come il nostro non si fa e non si farà mai intimidire”. 

I cantieri 

Certo, c’è il groviglio di cantieri che rallentano la circolazione. Salvini ha ammesso che nel 2024 sono stati “più di 1200”. Circa “700 sono per nuove opere e i restanti, più di 500, per attività di manutenzione della rete''. Tutti lavori ''indispensabili per raggiungere gli obiettivi del Pnrr e rendere la rete ferroviaria più moderna, efficiente e sicura'', ha affermato il vicepremier, ricordando che i cantieri attivi ''erano 983 nel 2020, 1.001 nel 2021, 1.016 nel 2022 e 1.000 nel 2023'' e che  “a differenza delle altre reti ferroviarie europee, dove sospendono le linee per mesi senza preoccuparsi di come garantire mobilità alternativa, in Italia gli interventi infrastrutturali prevedono interruzioni con tempi più brevi”. 

“Treni oggi più puntuali che con il Pd”

Salvini fa un paragone con la Germania dove – a detta del ministro  – “più del 35% dei treni viaggia con ritardo”. Mentre nel 2024 l’Alta velocità in Italia avrebbe una puntualità “di quasi il 75%”. Il confronto è anche con le passate legislature: “Mi permetto di segnalare che negli ultimi anni i risultati peggiori si riferiscono al 2018 quando i ministri delle Infrastrutture e dei trasporti erano stati prima del Pd e poi dei 5Stelle (68,8% di puntualità) e al 2020, ministro Pd, 70% di puntualità nonostante i pochi cantieri e i pochissimi convogli alla luce del covid che aveva rallentato tutte le attività”. 

“Dipendenti Fs non meritano insinuazioni”

Nell’informativa Salvini ha espresso "sostegno ai 92mila dipendenti di Ferrovie dello Stato e agli uomini e donne delle forze dell'ordine, che ogni giorno sono impegnati in attività che non meritano le troppe polemiche e insinuazioni che a volte ci sono sul loro operato". Ha anche ringraziato  "il mezzo miliardo di viaggiatori, che solo nel 2024 hanno scelto i treni del nostro Paese. A tutti loro e a quanti continuano a viaggiare la promessa che facciamo e faremo di tutto per garantire trasporti sempre più efficienti, sicuri e all`altezza di un grande Paese come l`Italia".

Il ministro ha colto l’occasione per confermare la riapertura del Frejus “entro la fine di marzo, come promesso”.

Schlein a Salvini: “Avete trovato l’alibi”

A Montecitorio prende la parola la segretaria Pd Elly Schlein: “Non passa giorno senza che la situazione non veda un peggioramento – incalza la leader dem -. Andatelo a chiedere nelle stazioni, come stiamo facendo noi. Oggi diventa difficile programmare un qualsiasi spostamento. E diventa un incubo davanti all'indifferenza di chi ha la responsabilità e dovrebbe almeno avere cura di scusarsi e comunque attivarsi per risolvere il problema. Lei ha la responsabilità, ministro. Non ha la credibilità, ma ha la responsabilità di garantire il diritto alla mobilità di questo Paese".

Per Schlein il governo “ha trovato l’attenuante, l’alibi per scaricare le responsabilità. Dopo il chiodo, la catena della bici, il sabotaggio. Lei ha parlato di episodi di gennaio, ma le ricordo che anche durante l'estate abbiamo avuto i disastri”. 

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