Burgio, Alpitour: “Serve potenziare le infrastrutture”
“Aeroporti, aerei, ferrovie sono già al limite. Servirebbe potenziare le infrastrutture per sostenere la crescita attesa dei flussi turistici ma i tempi di progettazione, realizzazione e consegna delle infrastrutture sono molto lunghi. Ce ne stiamo accorgendo con Neos”. E’ una delle riflessioni scaturite dall’intervista che Gabriele Burgio, presidente e amministratore delegato di Alpitour World, ha ... L'articolo Burgio, Alpitour: “Serve potenziare le infrastrutture” proviene da GuidaViaggi.
“Aeroporti, aerei, ferrovie sono già al limite. Servirebbe potenziare le infrastrutture per sostenere la crescita attesa dei flussi turistici ma i tempi di progettazione, realizzazione e consegna delle infrastrutture sono molto lunghi. Ce ne stiamo accorgendo con Neos”. E’ una delle riflessioni scaturite dall’intervista che Gabriele Burgio, presidente e amministratore delegato di Alpitour World, ha rilasciato a Corriere Economia. Parlando del vettore in house ha spiegato: “Vorremmo da tempo potenziare la flotta, portandola da 16 a 19 aerei: dopo anni, forse riusciremo a ottenere il diciassettesimo solo ad aprile. Le difficoltà di Boeing stanno rallentando le consegne”.
I numeri del leader
Il fatturato consolidato del gruppo nel 2024 ha sfiorato i 2,1 miliardi, in aumento del 7% rispetto al 2023, “che era già stato un anno eccezionale per il turismo dopo il blocco della pandemia – commenta Burgio -. Abbiamo trasportato 2,3 milioni di passeggeri con Neos, di cui 206 mila turisti stranieri in Italia, e toccato il milione di clienti con i 5 marchi del tour operator, circa 240 mila dei quali hanno scelto come destinazione l’Egitto. E dire che l’anno era iniziato male”.
Le attese per il 2025
Il 2025 per il gruppo è partito bene, nonostante l’aumento dei prezzi del petrolio e il rafforzamento del dollaro. Secondo il World Travel & Tourism Council, nel 2025 e nel 2026 l’industria del turismo crescerà fra il 3 e il 5% a livello globale e nel 2030 il numero di viaggi raddoppierà rispetto al 2024, da uno a due miliardi. “Il turismo – riflette il presidente – sta scalando posizioni nella gerarchia delle priorità di spesa delle famiglie che sono alla ricerca di esperienze: preferiscono investire sui viaggi anziché sui beni durevoli come l’auto”.
Il patrimonio alberghiero
Tra le tendenze in atto, Burgio evidenzia come l’offerta di hotel a cinque stelle in Italia sia aumentata del 35%, “ma non è ancora sufficiente a soddisfare la domanda di un turismo che si va sempre più polarizzando fra offerta di fascia alta e bassa”, spiega. Gli otto alberghi a cinque stelle del gruppo hanno registrato nel 2024 un tasso di occupazione del 73%. “Vorremmo perciò rafforzare la nostra offerta in questo ambito, portando a dieci le strutture gestite dal nostro marchio di lusso VRetreats. Ma c’è tanta concorrenza. I grandi fondi, specialmente statunitensi, sono a caccia di strutture, tanto che l’anno scorso hanno rappresentato l’80% del totale investito sugli hotel italiani. I prezzi delle strutture stanno quindi salendo, non solo per i clienti”. E fa riferimento ai costi dei contratti di management di un hotel a cinque stelle che sono triplicati rispetto al 2019. Spesso, poi, i fondi di investimento Usa finiscono per affidare le loro strutture a insegne internazionali, se non altro per “prossimità” e affinità culturale.
Migliorare la programmazione
Per combattere l’overtourism, secondo Burgio sarebbe utile una migliore programmazione e poi si può agire sulla leva del prezzo per destagionalizzare il turismo. Sul ruolo dell’intelligenza artificiale commenta: “Velocizzerà il lavoro e consentirà di rispondere più rapidamente alle domande dei clienti e degli agenti di viaggio. In Alpitour World abbiamo un gruppo di specialisti dedicati all’Ai che ha sviluppato un’assistente virtuale AlpiGpt e sta lavorando su altre soluzioni per migliorare il servizio”.
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