I video nuda, i consigli per baciare e toccare, le “cose sporche” tra cugini: cosa c’è nell’ordinanza su Veronica Sposito

La prof di sostegno dell'istituto Catello Salvati di Castellammare ha sottoposto i suoi alunni a maltrattamenti psicologici e violenza sessuale. La tesi dell'accusa sull'incapacità di un comportamento auto-inibitorio L'articolo I video nuda, i consigli per baciare e toccare, le “cose sporche” tra cugini: cosa c’è nell’ordinanza su Veronica Sposito proviene da Open.

Jan 16, 2025 - 07:09
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I video nuda, i consigli per baciare e toccare, le “cose sporche” tra cugini: cosa c’è nell’ordinanza su Veronica Sposito

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Veronica Sposito, nata a Sorrento nel 1987 e residente a Meta, ha sottoposto sette suoi alunni della scuola Catello Salvati di Castellammare a «maltrattamenti psicologici». Che consistono in continue pressioni, ricatti affettivi e minacce. E li ha esposti a «contesti erotici inadeguati alla loro età». I ragazzi, nati dal 2011 al 2013, venivano portati nella «saletta», ovvero un’aula dell’istituto, per parlare di sesso e per mostrare loro foto pornografiche, per esempio «una ritraente un uomo nudo disteso sul letto con il pene in evidenza». Oppure chiedendo loro «quale musica vi piace mettere quando scopate», dicendo a uno come mettere la lingua quando baciava la fidanzatina e dove e come avrebbe dovuto toccarla. E invitandoli a lasciarsi andare a effusioni tra loro e a masturbarsi reciprocamente. In un caso «profferendo frasi del tipo “Voi potete fare cose sporche, siete cugini”».

L’ordinanza

Questa è l’accusa contenuta nell’ordinanza che ha portato in carcere la maestra di sostegno di Castellammare. Nella quale si racconta che la prof ha anche mostrato un suo video in cui, nuda, si toccava i capezzoli. E ha dato del «ricchione» a uno di loro perché non manifestava interesse nei confronti dei loro discorsi. A un’alunna invece ha inviato un messaggio audio con la frase: «XXX, ma quando provvedi ai cazzi tuoi? Cioè nel senso quando scendi a prenderti la banana?». In un altro caso, dopo che un alunno l’aveva guardata e si era sbottonato i pantaloni, ha detto a un altro: «Vedi come si fa? Questo è sveglio, e non come te che sei un Madonna di addormentato. Questo ha già capito tutto e si è aperto i pantaloni». Ha anche detto a un alunno che aveva rifiutato le sue avances sessuali che preferiva un altro, «che è pure più bello».

Le accuse

In un caso ha fatto ingelosire una minore dicendole di aver fatto «la sporca» con un ragazzino per cui la ragazza aveva una cotta: «Oggi mi sono messa a pecora di fronte a XXX». Infine, dopo aver saputo che alcuni alunni avevano raccontato ai professori cosa accadeva nella saletta, li ha minacciati di denunciarli, di farli bocciare, di fargliela pagare e anche di morte. Il giudice per le indagini preliminari Luisa Crasta scrive che Sposito Veronica «è un’insegnante che, evidentemente approfittando del proprio e della inevitabile soggezione di studenti di 12-13 anni, ha accuratamente selezionato un gruppetto di giovani di suo gradimento e ne ha fatto un gruppo compatto». Creando «una situazione mista di malsana complicità, timore e disagio». E reiterando condotte vessatorie ed abusanti.

Le esigenze cautelari

Secondo la Gip ci sono le esigenze cautelari nei confronti di Sposito a causa dell’incapacità dell’indagata a dominarsi. Perché «è assolutamente incapace di un comportamento auto-inibitorio» ed è protagonista di un’escalation criminale che determina la necessità del carcere.

Foto copertina da Internapoli.it

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