Cinema, riapertura solidale. Parte la raccolta per le spese
Il primo di febbraio Levane potrà contare su uno spazio di aggregazione di 199 posti. Verranno programmate proiezioni di film sia il sabato che la domenica. Gioia del parroco . .
Tutto è pronto per il taglio del nastro che da sabato 1° febbraio restituirà a nuova vita il Cinema Teatro San Martino di Levane. Alla cerimonia di inaugurazione, in programma alle 15.30, parteciperanno il vescovo di Arezzo, i rappresentanti degli enti locali e degli sponsor oltre ai volontari che daranno una mano nella gestione della struttura. Dal giorno successivo riprenderanno le proiezioni di film: il sabato alle 21.30 e la domenica alle 16 e alle 18. Partita nel lontano 2007, la ristrutturazione si fermò nel 2012 per mancanza di risorse. Nel 2021, su input dell’Associazione Cattolica Esercenti Cinema, la parrocchia partecipò al bando del Ministero della Cultura che prevedeva l’erogazione di somme a fondo perduto per riattivare sale cinematografiche e polifunzionali dismesse e/o storiche. Mossa vincente che portò in dote circa 374 mila, utili per coprire il 60% della spesa complessiva. Aggiungendo a quel finanziamento i contributi dei Comuni di Montevarchi e Bucine, rispettivamente 100 mila e 50 mila euro, e le donazioni di privati e aziende, nel 2022 i lavori ripresero fino al traguardo della riapertura. Ma l’impegno per raccogliere fondi continua, perché strada facendo i costi delle opere sono lievitati, anche per il rialzo dei prezzi post pandemia, e la parrocchia non ha potuto estinguere tutti i debiti contratti.
Da qui l’appello a mobilitarsi e reperire i soldi mancanti. Per contribuire si possono utilizzare i conti correnti intestati alla parrocchia di San Martino aperti nelle filiali levanesi di Mps (Iban IT50R0103071544000000546196) e Banca Intesa (Iban IT71G03069715480000000023326). Dal prossimo mese la frazione potrà contare di nuovo su un’ampia sala con 199 posti e particolare attenzione per le persone con disabilità che potranno accedere senza problemi a palco e platea, mentre ipoudenti e ipovedenti saranno in grado di seguire al meglio le proiezioni grazie a dispositivi all’avanguardia. Lo spazio polivalente e inclusivo si candida quindi a diventare centro di aggregazione sociale e di promozione culturale, come ricorda lo storico sacerdote del paese don Angelo Sabatini: "Non sarà solo un punto di distribuzione della cultura, ma diviene il luogo dove la cultura si scambia", una realtà dinamica a disposizione dei cittadini". E don Alexander, il parroco attuale, aggiunge: "Oggi più che mai occorrono luoghi e spazi che ci aiutino a vivere momenti di vera comunione e possibilità concrete dove la condivisione, lo svago, il ritrovo, la famiglia e gli amici, l’arte e la cultura, ritornino ad essere la priorità e il cinema-teatro vuole essere una risposta a questo bisogno urgente".
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