Terzo settore e donazioni: come si muovono le imprese

Osservatorio sulle Donazioni: orientamento attuale e futuro alla solidarietà in Italia, sia in ambito privato e fra le imprese.

Jan 20, 2025 - 12:34
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Terzo settore e donazioni: come si muovono le imprese

Come si sta modificando l’orientamento delle persone e delle aziende al dono? Quali leve possono motivarlo e favorirlo? Nel panorama attuale, la sostenibilità e la collaborazione con le ONP (Organizzazioni No-Profit) rappresentano sicuramente leve strategiche per le imprese italiane. Nonostante alcune criticità, le partnership profit-non profit appaiono destinate a crescere, evolvendosi verso modelli più strutturati e integrati.

È la fotografia che emerge dall’Osservatorio sulle Donazioni, realizzato con cadenza annuale da Eumetra in collaborazione con WaldenLab. L’osservatorio fornisce un’analisi approfondita sull’orientamento attuale e futuro alla solidarietà e al dono in Italia e monitora le trasformazioni in atto, sia in ambito privato, sia fra le imprese.

Sostenibilità come valore strategico

L’indagine conferma che la sostenibilità è un valore sempre più centrale per le PMI e le grandi imprese (81%, di cui il 36% “moltissimo”). Questo si riflette in una maggiore integrazione nelle strategie e nell’operatività aziendali, un coinvolgimento più diretto dei dipendenti e una crescente consapevolezza dei vertici aziendali.

Le iniziative si concentrano sia su aspetti sociali (benessere dei dipendenti e supporto alla comunità), che ambientali (miglioramento dei processi produttivi e gestione ambientale).

La collaborazione con le ONP è vista come parte integrante della strategia di sostenibilità, superando la logica delle iniziative isolate del passato.

Le partnership con le ONP: esperienze consolidate

Le partnership tra imprese e organizzazioni non profit si rivelano esperienze consolidate, con una maggioranza di aziende che dichiara collaborazioni attive da oltre cinque anni e una media di due progetti in corso. L’attenzione si concentra principalmente su iniziative di carattere locale e territoriale (52%), una scelta che riflette la natura radicata delle PMI nel tessuto economico italiano.

Tra i settori di intervento, spiccano la ricerca medico-scientifica, che raccoglie il 33% delle preferenze, e le attività per il contrasto al disagio sociale, con il 30%. Significativo anche l’impegno nella protezione dell’ambiente (22%), seguito da interventi in ambito culturale (16%) e nella tutela del patrimonio artistico (11%). Questi dati evidenziano la diversificazione degli ambiti di collaborazione, tutti orientati a generare un impatto positivo su comunità e territorio. 

Fonte: Osservatorio sulle Donazioni | Eumetra-WaldenLab | Campione: 102 interviste presso grandi imprese e PMI (10+ dipendenti) | Periodo di rilevazione: Luglio e Settembre 2023

Fattori di scelta, impatti e criticità delle collaborazioni profit-non profit

Quando le imprese scelgono di collaborare con organizzazioni non profit, le decisioni sono guidate principalmente dalla coerenza con i valori e la missione aziendale (73%). Seguono la buona reputazione delle ONP (51%) e il legame con il territorio in cui opera l’azienda (35%), a testimonianza di un’attenzione alle radici locali.

Fonte: Osservatorio sulle Donazioni | Eumetra-WaldenLab | Campione: 102 interviste presso grandi imprese e PMI (10+ dipendenti) | Periodo di rilevazione: Luglio e Settembre 2023


Le partnership vengono valutate positivamente sotto diversi aspetti. Tra i benefici più evidenti, le imprese segnalano il miglioramento delle relazioni con la comunità, un impatto favorevole sul clima interno aziendale e un rafforzamento della reputazione complessiva. Tuttavia, l’effetto su performance finanziaria e competitività risulta più marginale.

La soddisfazione verso queste collaborazioni è quasi unanime: il 95% delle imprese si dichiara soddisfatto e il 92% intende proseguire su questa strada, espandendo le partnership a nuovi ambiti come ricerca medico-scientifica, protezione ambientale e cultura.

Non mancano però le criticità. Una delle principali è la carenza di strumenti per valutare l’impatto delle iniziative, che restano spesso prive di misurazioni strutturate. Inoltre, le imprese tendono a privilegiare la comunicazione interna (85%) rispetto a quella esterna, che riceve meno attenzione (44%), limitando la visibilità pubblica delle collaborazioni.

Questi elementi evidenziano un potenziale di crescita per rendere le partnership ancora più efficaci e strategiche.

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