Riforma Fiscale da correggere, prime anticipazioni dal Governo
Il Governo prepara i correttivi alla Riforma Fiscale fin qui attuata: ok a modifiche per il Concordato Preventivo, niente revisioni al calendario fiscale.
Il Governo ha sei mesi di tempo per portare a termine la Riforma Fiscale e, almeno in parte, questo periodo servirà ad approvare i correttivi dei provvedimenti già in vigore. Lo ha anticipato il viceministro all’Economia, Maurizio Leo, annunciando «un correttivo che abbraccia un po’ tutti i decreti legislativi che sono intervenuti sinora»
C’è ad esempio la disponibilità dell’Esecutivo Meloni a rivedere le regole del Concordato Preventivo Biennale (CPB), che non ha dato i risultati sperati. In più, resta l’obiettivo di proseguire con la riforma degli scaglioni IRPEF, riducendo ulteriormente le tasse per il ceto medio.
Non è invece prevista alcuna modifica al calendario fiscale.
I correttivi in arrivo per il CPB
Nel corso del Convegno organizzato dall’Associazione Nazionale Commercialisti sul tema L’Anno che Verrà – La Manovra Finanziaria e la Professione”, il Viceministro Leo ha spiegato che sul Concordato preventivo «ci sono affinamenti da fare», anche in risposta alle istanze dei commercialisti stessi. «Questa è la strada sulla quale dobbiamo muoverci per fare in modo di cambiare il rapporto tra Fisco e contribuente».
Introdotto dal dlgs 13/2024 nel febbraio scorso, il CPB è stato a più riprese ritoccato, con l’introduzione di strumenti atti a renderlo più appetibile, ma nonostante questo le adesioni sono state inferiori alle attese.
Accessibile alle Partite IVA, consente di concordare un imponibile sul quale pagare le tasse per due anni con opzione irrevocabile (con alcune specifiche eccezioni). Se il contribuente fattura più di quanto concordato otterrà un beneficio mentre pagherà imposte in misura maggiore nel caso opposto. Il vantaggio è che comunque non si rischiano controlli fiscali, oltre al fatto che si accompagna ad un ravvedimento speciale (ossia una sanatoria) sugli eventuali redditi non dichiarati nelle annualità pregresse; inoltre si può optare per un’imposta sostitutiva sulla quota di reddito eccedente nell’anno precedente rispetto a quello concordato.
Le altre novità di Riforma Fiscale 2025
I correttivi alla Riforma Fiscale sembrano non limitarsi al CPB. Il Governo sta pensando a un intervento che riguarda tutti i decreti legislativi finora approvati: fiscalità internazionale, Statuto del Contribuente, contenzioso, sanzioni tributarie. Infine, l’Esecutivo sta lavorando a due atti di indirizzo su abuso del diritto e crediti inesistenti e non spettanti.
Alle richieste di prevedere modifiche al calendario fiscale, invece, la risposta del viceministro è stata netta: «ovviamente ascolteremo le proposte che vengono dal mondo delle professioni economico-aziendali ma in ogni caso dobbiamo conciliare questa esigenza con l’esigenza dell’amministrazione della certezza dei flussi finanziari».
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