Reddito di cittadinanza, truffe da Nord a Sud: 62mila furbetti e 665 milioni di euro spariti

Il reddito di cittadinanza è stato abolito da oltre un anno, ma l’elenco delle truffe e dei truffatori continua ad allungarsi in modo preoccupante. Come riportato da il Corriere della sera, facendo riferimento ai dati (non definitivi) monitorati dalla Guardia di Finanza su tutto il territorio nazionale, ad oggi sono state identificate più di 62 mila persone che hanno intascato il sussidio senza averne diritto, per una cifra totale che supera i 665 milioni di euro, accumulata a partire dal 2019, anno dell’introduzione della misura.

Il reddito di cittadinanza ha comportato un esborso complessivo di 34,5 miliardi di euro tra aprile 2019 e dicembre 2023. Molte famiglie abbiano beneficiato legittimamente di questa misura, ma le truffe rappresentano una perdita ingente per le casse pubbliche. Di più: le indagini della Gda proseguiranno, ma il recupero dei fondi sottratti illegalmente è difficile e costoso.

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Reddito di cittadinanza e truffe ai danni dello Stato

Le indagini della Guardia di Finanza, condotte dal Nucleo speciale spesa pubblica, hanno evidenziato numerosi segnali di rischio attraverso analisi incrociate e approfondimenti sul campo. Grazie a metodi tecnologici avanzati e tecniche tradizionali di controllo, sono stati smascherati coloro che percepivano il reddito senza averne diritto.

In ben 75.910 verifiche effettuate fino a novembre scorso, il 79,55% dei casi analizzati si è rivelato irregolare. Questa percentuale corrisponde a oltre 62 mila individui, responsabili di aver sottratto illegalmente 665 milioni di euro.

Complicità e organizzazioni criminali

Dietro molti di questi casi si celano non solo singoli individui, ma anche veri e propri schemi organizzati. Centri di assistenza fiscale (Caf) e patronati compiacenti hanno spesso svolto un ruolo attivo nel falsificare documenti, permettendo a cittadini non residenti in Italia di ottenere il sostegno. In alcuni casi, il denaro è addirittura finito all’estero, rendendo quasi impossibile il recupero delle somme.

Una sentenza della Corte di Giustizia Europea del luglio 2024 ha ulteriormente complicato la situazione: il requisito di 10 anni di residenza per gli immigrati extracomunitari è stato dichiarato non valido, impedendo così procedimenti penali contro chi ha mentito su questo aspetto.

Casi emblematici: Milano e Cesena

Tra i casi più clamorosi casi di reddito di cittadinanza a e truffe ai danni dello Stato, spicca un’inchiesta della procura di Milano, in collaborazione con la Guardia di Finanza di Cremona e Novara. Nel 2022, un’organizzazione composta prevalentemente da cittadini romeni ha truffato lo Stato per oltre 20 milioni di euro, con 21 persone arrestate. Il piano prevedeva oltre 9.000 domande false di Reddito di cittadinanza, per un totale stimato di 80 milioni se non fosse stato bloccato.

A Cesena, invece, due beneficiari del reddito hanno continuato a percepire il sussidio anche dopo aver vinto mezzo milione di euro ciascuno grazie alle scommesse online.

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