Meteo, dalla Groenlandia segnali di GELO e NEVE verso Europa
Le condizioni meteo invernale che caratterizzano il tempo in Europa sono spesso influenzate da fenomeni atmosferici di grande portata. Tra questi, un ruolo centrale è svolto dal blocco di alta pressione che si forma in prossimità di Islanda e Groenlandia. Questo fenomeno atmosferico ha una correlazione diretta con alcune delle più intense ondate di gelo […] Meteo, dalla Groenlandia segnali di GELO e NEVE verso Europa
Le condizioni meteo invernale che caratterizzano il tempo in Europa sono spesso influenzate da fenomeni atmosferici di grande portata. Tra questi, un ruolo centrale è svolto dal blocco di alta pressione che si forma in prossimità di Islanda e Groenlandia. Questo fenomeno atmosferico ha una correlazione diretta con alcune delle più intense ondate di gelo registrate nel continente europeo.
L’alta pressione e il suo ruolo nell’atmosfera
Il blocco di alta pressione è un sistema atmosferico caratterizzato da un’area di pressione elevata che persiste per periodi prolungati. Quando si forma in prossimità di Islanda e Groenlandia, viene chiamato blocco groenlandese o, in termini tecnici, blocco ad onda stazionaria. Questo tipo di configurazione interrompe il flusso normale della corrente a getto, la fascia di venti veloci che si muove da ovest verso est nell’emisfero settentrionale, guidando le perturbazioni atmosferiche.
In condizioni normali, la corrente a getto trasporta masse d’aria umida e relativamente calda verso l’Europa occidentale, contribuendo a mantenere un clima temperato. Tuttavia, quando un’area di alta pressione si posiziona sopra la Groenlandia, questa corrente viene deviata. Il risultato è una configurazione nota come oscillazione artica negativa (NAO-).
L’oscillazione artica e il gelo in Europa
L’oscillazione artica è un indice climatico che descrive le differenze di pressione tra l’area artica e le medie latitudini. Quando l’indice è negativo (NAO-), si osserva un rafforzamento del blocco di alta pressione sopra la Groenlandia e una contemporanea discesa di aria fredda artica verso sud.
Questa configurazione spinge masse d’aria gelida dall’Artico verso l’Europa centrale e l’Europa meridionale, causando ondate di freddo intenso. Le regioni più colpite includono spesso la Scandinavia, la Germania, la Francia e, in alcune occasioni, anche l’Italia. Durante questi eventi, le temperature possono scendere ben al di sotto della media stagionale, portando gelate estese e nevicate significative.
L’oscillazione artica e il gelo in Europa
L’oscillazione artica è un indice climatico che descrive le differenze di pressione tra l’area artica e le medie latitudini. Quando l’indice è negativo (NAO-), si osserva un rafforzamento del blocco di alta pressione sopra la Groenlandia e una contemporanea discesa di aria fredda artica verso sud.
Questa configurazione spinge masse d’aria gelida dall’Artico verso l’Europa centrale e l’Europa meridionale, causando ondate di freddo intenso. Le regioni più colpite includono spesso la Scandinavia, la Germania, la Francia e, in alcune occasioni, anche l’Italia. Durante questi eventi, le temperature possono scendere ben al di sotto della media stagionale, portando gelate estese e nevicate significative.
Impatto sul meteo europeo
Le conseguenze del blocco groenlandese si manifestano su diverse scale temporali e geografiche. Nei mesi invernali, un’alta pressione persistente sopra la Groenlandia può prolungare le condizioni di gelo per settimane, come avvenuto durante l’inverno del 2010. In quel periodo, vaste aree dell’Europa sperimentarono temperature eccezionalmente basse e interruzioni nei trasporti dovute a forti nevicate.
Inoltre, la formazione di un blocco di alta pressione influenza anche il percorso delle perturbazioni atlantiche, spesso deviate verso il sud dell’Europa o bloccate completamente. Ciò può portare a una diminuzione delle precipitazioni in alcune aree, aggravando situazioni di siccità, oppure a un aumento delle nevicate in altre zone, specialmente lungo la catena alpina e gli Appennini.
La correlazione tra riscaldamento globale e blocchi atmosferici
Un aspetto di crescente interesse scientifico riguarda la possibile relazione tra il riscaldamento globale e la frequenza dei blocchi atmosferici. Lo scioglimento dei ghiacci nell’Artico potrebbe alterare il gradiente termico tra l’area polare e le medie latitudini, influenzando il comportamento della corrente a getto. Alcuni studi suggeriscono che un Artico più caldo potrebbe aumentare la probabilità di blocchi di alta pressione in regioni come la Groenlandia, con conseguenti eventi di gelo più frequenti o intensi in Europa.
Tuttavia, la complessità dei sistemi atmosferici rende difficile stabilire connessioni dirette. Mentre alcuni modelli climatici prevedono un aumento della variabilità climatica, altri suggeriscono che gli eventi estremi legati ai blocchi atmosferici potrebbero ridursi in futuro.
Eventi storici significativi
Diversi eventi storici dimostrano l’importanza del blocco groenlandese nel determinare le condizioni climatiche invernali in Europa. Tra questi, l’inverno del 1963 fu uno dei più freddi del XX secolo, con temperature estremamente basse e nevicate che paralizzarono gran parte dell’Europa occidentale. Un altro esempio è l’inverno del 2018, noto come “Bestia dall’Est”, caratterizzato da un’ondata di gelo che interessò il continente europeo a causa di un forte blocco di alta pressione sopra la Groenlandia.
Questi episodi mostrano come i blocchi atmosferici possano avere effetti significativi sulle società umane, influenzando l’agricoltura, il consumo energetico e la sicurezza dei trasporti.
Previsioni e monitoraggio
Grazie ai progressi nella modellistica climatica, i meteorologi sono in grado di monitorare con maggiore precisione la formazione dei blocchi di alta pressione e prevederne gli effetti. Tuttavia, la complessità dei fattori coinvolti richiede un approccio multidisciplinare, che combina osservazioni satellitari, modelli numerici e analisi storiche.
Le previsioni a lungo termine rimangono una sfida, ma comprendere meglio la dinamica dei blocchi groenlandesi è essenziale per mitigare gli impatti delle ondate di gelo sull’Europa.
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