Hamilton, primo giorno di una sfida rischiosa per la Ferrari
E alla fine, dopo un lunghissimo anno di attesa a tratti sfinente, ecco che per Lewis Hamilton è arrivato il primo giorno di lavoro in Ferrari. Non il debutto sulla monoposto e nemmeno qualcosa che per il popolo ferrarista possa essere in qualche modo visibile, ma l'ingresso ufficiale in scuderia che è avvenuto alle 7 di mattina, Orario quasi simbolico per significare la voglia del britannico sette volte campione del Mondo di calarsi nella nuova avventura e anche la necessità di non perdere nemmeno un minuto. Il lavoro da fare per lui, Leclerc e per la Rossa è tanto.E' vero che il 2024 ha lasciato in eredità una stagione di buoni risultati, la prima dopo anni in cui Maranello ha accarezzato il sogno di tornare a vincere almeno la classifica costruttori. Però è altrettanto indiscutibile che al dominio della Red Bull si sia sostituita la superiorità della McLaren e che da lì si dovrà partire a marzo a Merlbourne, nell'ora in cui si riaccenderanno i motori del campionato.New era @ScuderiaFerrari pic.twitter.com/EVUjKNC3MO— Lewis Hamilton (@LewisHamilton) January 20, 2025 Non c'è tempo da perdere, insomma. Hamilton ha sigillato la sua prima da ferrarista con il solito messaggio social: "Ci sono giorni che sai che ricorderai per sempre e oggi, il mio primo da pilota Ferrari, è uno di quelli. Nella mia carriera ho avuto la fortuna di raggiungere traguardi che non avrei mai creduto possibili, ma una parte di me è sempre rimasta aggrappata al sogno di correre in rosso. Non potrei essere più felice di realizzare questo sogno oggi". Tutto corredato con la sua foto in livrea nera al fianco di un modello Ferrari e con alle spalle Maranello.A quarant'anni e con una carriera enorme, lo attende una sfida difficilissima che si giocherà contemporaneamente su più tavoli e che riguarderà anche la Ferrari, il suo management e la proprietà. Il punto centrale è che a novembre, quando i giochi saranno fatti, a vincere dovrà essere stato il Cavallino Rampante andando oltre dinamiche ed equilibri che devono essere costruiti da zero e che impegneranno non poco Fred Vasseur e il suo team.Hamilton è sbarcato a Maranello per aggiungere alla sua collezione di Mondiali l'ottavo diamante, diventando così il pilota più vincente di sempre. Trova Charles Leclerc che a sua volta ha l'ambizione di completare il percorso di crescita, trasformandosi da meraviglioso talento inespresso a campione affermato. Se Vasseur consegnerà ai due una macchina competitiva - non c'è dubbio che debba avvenire per dare senso allo sforzo economico fatto -, su questa ricerca del punto di contatto si giocherà buona parte del destino ferrarista.Non ci saranno gerarchie, non all'inizio. La convivenza sarà forzata tra due uomini abituati a non alzare mai il piede dal pedale. In carriera Hamilton ha schiacciato così molti dei compagni che lo hanno affiancato, ma ora è diverso perché le aspettative che Leclerc ripone sul 2025 sono più che giustificate dalla sua storia in Rossa e da un contratto che gli è stato rinnovato a lungo termine. Oltre che dalla carta d'identità sulla quale c'è scritto 1997 e non 1985 come nel caso di Hamilton. Gli altri correranno con le idee chiare a partire dalla Red Bull che spinge per riconsegnare a Verstappen una monoposto dominante. In McLaren, dopo il titolo costruttori, le cose si chiariranno tra Norris e Piastri mentre Russell, libero dalla presenza di Lewis, sarà il maschio Alpha in Mercedes. La Ferrari ha fatto una scelta controcorrente e basteranno poche settimane per capire se potrà essere vincente o se si finirà col rimpiangere Carlos Sainz, lasciato a piedi un anno fa e protagonista comunque di un ottimo 2024.
E alla fine, dopo un lunghissimo anno di attesa a tratti sfinente, ecco che per Lewis Hamilton è arrivato il primo giorno di lavoro in Ferrari. Non il debutto sulla monoposto e nemmeno qualcosa che per il popolo ferrarista possa essere in qualche modo visibile, ma l'ingresso ufficiale in scuderia che è avvenuto alle 7 di mattina, Orario quasi simbolico per significare la voglia del britannico sette volte campione del Mondo di calarsi nella nuova avventura e anche la necessità di non perdere nemmeno un minuto. Il lavoro da fare per lui, Leclerc e per la Rossa è tanto.
E' vero che il 2024 ha lasciato in eredità una stagione di buoni risultati, la prima dopo anni in cui Maranello ha accarezzato il sogno di tornare a vincere almeno la classifica costruttori. Però è altrettanto indiscutibile che al dominio della Red Bull si sia sostituita la superiorità della McLaren e che da lì si dovrà partire a marzo a Merlbourne, nell'ora in cui si riaccenderanno i motori del campionato.
Non c'è tempo da perdere, insomma. Hamilton ha sigillato la sua prima da ferrarista con il solito messaggio social: "Ci sono giorni che sai che ricorderai per sempre e oggi, il mio primo da pilota Ferrari, è uno di quelli. Nella mia carriera ho avuto la fortuna di raggiungere traguardi che non avrei mai creduto possibili, ma una parte di me è sempre rimasta aggrappata al sogno di correre in rosso. Non potrei essere più felice di realizzare questo sogno oggi". Tutto corredato con la sua foto in livrea nera al fianco di un modello Ferrari e con alle spalle Maranello.
A quarant'anni e con una carriera enorme, lo attende una sfida difficilissima che si giocherà contemporaneamente su più tavoli e che riguarderà anche la Ferrari, il suo management e la proprietà. Il punto centrale è che a novembre, quando i giochi saranno fatti, a vincere dovrà essere stato il Cavallino Rampante andando oltre dinamiche ed equilibri che devono essere costruiti da zero e che impegneranno non poco Fred Vasseur e il suo team.
Hamilton è sbarcato a Maranello per aggiungere alla sua collezione di Mondiali l'ottavo diamante, diventando così il pilota più vincente di sempre. Trova Charles Leclerc che a sua volta ha l'ambizione di completare il percorso di crescita, trasformandosi da meraviglioso talento inespresso a campione affermato. Se Vasseur consegnerà ai due una macchina competitiva - non c'è dubbio che debba avvenire per dare senso allo sforzo economico fatto -, su questa ricerca del punto di contatto si giocherà buona parte del destino ferrarista.
Non ci saranno gerarchie, non all'inizio. La convivenza sarà forzata tra due uomini abituati a non alzare mai il piede dal pedale. In carriera Hamilton ha schiacciato così molti dei compagni che lo hanno affiancato, ma ora è diverso perché le aspettative che Leclerc ripone sul 2025 sono più che giustificate dalla sua storia in Rossa e da un contratto che gli è stato rinnovato a lungo termine. Oltre che dalla carta d'identità sulla quale c'è scritto 1997 e non 1985 come nel caso di Hamilton.
Gli altri correranno con le idee chiare a partire dalla Red Bull che spinge per riconsegnare a Verstappen una monoposto dominante. In McLaren, dopo il titolo costruttori, le cose si chiariranno tra Norris e Piastri mentre Russell, libero dalla presenza di Lewis, sarà il maschio Alpha in Mercedes. La Ferrari ha fatto una scelta controcorrente e basteranno poche settimane per capire se potrà essere vincente o se si finirà col rimpiangere Carlos Sainz, lasciato a piedi un anno fa e protagonista comunque di un ottimo 2024.
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