Ferrari, Hamilton sembrava un mafioso per qualche fesso

Hamilton ha risvegliato un’ondata di passione mai vista tra i tifosi Ferrari. Per questo Maranello, di solito silenziosa e riservata, in questi giorni è letteralmente assediata. Avvolta in un’energia febbrile. Da anni la sede di Via Abetone Inferiore 4 e la pista di Fiorano non assistevano a una folla così vibrante, impazzita per il sette […]

Jan 21, 2025 - 19:51
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Ferrari, Hamilton sembrava un mafioso per qualche fesso

Hamilton ha risvegliato un’ondata di passione mai vista tra i tifosi Ferrari. Per questo Maranello, di solito silenziosa e riservata, in questi giorni è letteralmente assediata. Avvolta in un’energia febbrile. Da anni la sede di Via Abetone Inferiore 4 e la pista di Fiorano non assistevano a una folla così vibrante, impazzita per il sette volte campione del mondo. È un ingresso da leggenda, un evento che, se mai ci fosse stato bisogno, certifica lo status di Lewis. È qui per vincere, e nient’altro conta. Ogni passo e ogni parola nutre quella ambizione, ed è chiaro che ha iniziato a lavorare su questo sogno da ieri.

Oggi il presente lo richiama all’essenziale. Nel cuore della fabbrica, Hamilton si riunisce con il reparto corse per realizzare i briefing necessari. Si studia il piano tecnico, si osservano i dettagli. La F1-75 è una macchina del mondiale 2022, ma perfino le vecchie monoposto custodiscono segreti preziosi. Avere la possibilità di incrociare i dati con le simulazioni è comunque importante. Sembra una banalità, ma in F1 ogni giro è una lezione. Il britannico lo sa bene. Tra i riunioni e le prove, Lewis si sta calando nell’universo Ferrari, per imparare la cadenza dei suoi ritmi e linguaggio della sua squadra.

Hamilton Ferrari
il vis a vis tra John Elkann e Lewis Hamilton nella giornata dell’insediamento del britannico a Maranello

Non si ferma qui. Vuole dare, vuole lasciare un segno. Porta con sé il sapere di chi ha costruito imperi a bordo di un’auto, gli anni passati a intrecciare il proprio destino con quello della Mercedes. Ora, nella casa del Cavallino Rampante, quell’esperienza può trasformarsi in un dono. Eppure qualcosa passa anche dall’altro lato. Qui in Italia, tra i muri carichi di storia e i volti dei tecnici, Lewis scopre un altro mondo. Un habitat che, siamo certi, lo cambierà, come la Ferrari ha sempre cambiato chiunque vi abbia lasciato il cuore. E per Hamilton non sarà diverso.

Ferrari, Hamilton il boss mafioso

All’interno di questo scenario c’è chi si diverte. Con ogni probabilità non sapeva che cavolo fare e ha pensato tipo: “Dai… rompiamo un po’ le balle agli italiani“. È la prima cosa che salta alla mente leggendo il titolo di un articolo, se così possiamo chiamarlo, dove peraltro viene ribadito il medesimo concetto pure nel secondo paragrafo. Fare il nome della testata o del giornalista, peraltro piuttosto attempato, non ci interessa. Sarebbe fargli pubblicità che non meritano. La cosa più interessante è constatare la cultura becera, che purtroppo in diverse occasioni esce fuori dalle teste bacate.

Hamilton si sarebbe vestito da perfetto “boss mafioso”, per questo fenomeno inglese. Il suo abbigliamento è stato così definito, non congruo al primo giorno da pilota. Dai, sì… aveva voglia di scassare le palle, non c’è dubbio. Preferiamo pensare questo piuttosto che sia una frecciata alla rossa da parte di un giornale “prestigioso”. È pure vero che il direttore responsabile gli ha permesso di menarla alla Ferrari con tale commento. E Pazienza. Ma questo doppio commento in stile scandalistico, ci fa pesare che forse sono abituati a fare così da quelle parti, non avendo nessun tipo di informazione da scrivere.

Hamilton Ferrari
John Elkann e Lewis Hamilton durante la presentazione del britannico a Maranello

Il solito reportage sul comunicato, quattro minchiate da vicino e si porta a casa il risultato, dai. No? Pare proprio così, eh? Ferrari se ne fotte e ovviamente fa bene, d’altra parte scendere al livello di questo commento non avrebbe senso. Veder paragonare Hamilton a un mafioso da un giornale del suo paese, fa capire quanto a questo individuo brucia il culo di aver perso un talento del genere. E quanto sarà pronto a criticarlo sin dal primo Gran Premio se le cose non dovessero andare nel verso giusto. Un aspetto sul quale non abbiamo molti dubbi. Che dite?

Autore: Andrea Bovone

Immagini: Scuderia Ferrari – F1Tv




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