F1 | Mercato 2026, la scelta di Verstappen su Mercedes e l’effetto domino nelle scuderie di vertice

F1 Verstappen – L’eventualità che Max Verstappen lasci Red Bull per approdare in Mercedes potrebbe innescare un effetto domino nel mercato piloti del 2026, alterando gli equilibri tra le scuderie di vertice. Il pilota olandese avrebbe a disposizione una clausola contrattuale che gli consentirebbe di lasciare il team qualora non rimanesse stabilmente nelle prime tre posizioni del campionato durante la stagione 2025. La competitività della Red Bull nel periodo post-Adrian Newey rappresenta uno dei principali punti interrogativi.

Il mercato 2026 e la scelta di Verstappen

La partenza dell’ingegnere britannico, figura chiave nei successi della squadra, ha sollevato dubbi sulla capacità del team di mantenere il primato. Dall’altra parte, Mercedes continua a lavorare con ambizione per affrontare al meglio la rivoluzione regolamentare del 2026. Le prospettive di un ritorno alla vetta potrebbero risultare un richiamo irresistibile per Verstappen, attratto dalla possibilità di una nuova sfida in un ambiente altrettanto competitivo.

In caso di addio al team di Milton Keynes, i principali candidati per prendere il posto dell’olandese sarebbero Lando Norris e Oscar Piastri. Il britannico, già corteggiato da diversi top team, potrebbe valutare l’opportunità, anche spinto da ragioni personali simili a quelle che portarono Daniel Ricciardo in Renault. L’approdo del campione in Mercedes aprirebbe inoltre scenari inediti per George Russell, che potrebbe ritrovarsi fuori dai giochi nella scuderia di Brackley.

L’effetto domino sullo griglia

Anche Carlos Sainz, destinato a passare in Williams nel 2025, potrebbe posizionarsi strategicamente per un futuro in una squadra motorizzata Mercedes, aggiungendo ulteriore complessità al mercato. La rivalità tra Norris e Piastri a Woking potrebbe rendere ancora più delicata la scelta della Red Bull su chi puntare per il dopo-Verstappen. Le l’olandese decidesse di lasciare la scuderia austriaca, l’intero mercato piloti verrebbe ridefinito, spingendo le squadre a rivalutare le proprie strategie a lungo termine e creando nuovi equilibri in Formula 1.