L’Inverno non è finito: si sveglia l’Anticiclone RUSSO SIBERIANO

L’inverno, dopo una fase meteo dinamica e fredda che ha interessato gran parte dell’Europa, sembra destinato a una pausa durante la terza decade del mese.   Questo temporaneo cambio di scenario è dovuto a una complessa riorganizzazione del quadro barico emisferico, caratterizzata dalla forte influenza del vortice polare troposferico.   Quest’ultimo, in una posizione di […] L’Inverno non è finito: si sveglia l’Anticiclone RUSSO SIBERIANO

Jan 20, 2025 - 16:47
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L’Inverno non è finito: si sveglia l’Anticiclone RUSSO SIBERIANO

L’inverno, dopo una fase meteo dinamica e fredda che ha interessato gran parte dell’Europa, sembra destinato a una pausa durante la terza decade del mese.

 

Questo temporaneo cambio di scenario è dovuto a una complessa riorganizzazione del quadro barico emisferico, caratterizzata dalla forte influenza del vortice polare troposferico.

 

Quest’ultimo, in una posizione di marcata eccentricità, favorirà un marcato sbilanciamento del suo asse verso il lobo canadese, determinando conseguenze rilevanti a livello meteorologico sia sul continente nordamericano che su quello europeo.

 

In particolare, il vortice polare intensificherà le discese di aria gelida sul Canada e sugli Stati Uniti settentrionali, causando una severa ondata di gelo e neve su quelle aree. Questo fenomeno avrà un effetto a cascata anche sull’Europa, dove si osserverà un rinvigorimento delle correnti atlantiche miti e umide.

 

Di conseguenza, il clima sul nostro continente sarà più temperato e variabile, ma senza caratteristiche prettamente invernali. Sul bacino del Mediterraneo, in particolare, le correnti occidentali o sudoccidentali porteranno un sensibile rialzo delle temperature, che si attesteranno ben al di sopra delle medie climatiche degli ultimi trent’anni.

 

Questo periodo di relativa stabilità climatica potrebbe estendersi per circa una settimana o poco più, garantendo una pausa dall’inverno crudo.

 

Tuttavia, non bisogna considerare questa tregua come il preludio alla fine della stagione invernale. I modelli globali a lungo termine stanno infatti iniziando a suggerire possibili cambiamenti significativi per la fine di gennaio e l’inizio di febbraio.

 

Tra i segnali più interessanti, si evidenzia la possibile formazione di un “lago gelido” sulla Siberia e lo sviluppo di un robusto anticiclone russo-siberiano. Questo scenario potrebbe aprire la strada a un ritorno dell’inverno più rigido anche sul nostro continente, con potenziali discese di aria gelida verso l’Europa centrale e meridionale.

 

La dinamica atmosferica attesa per la fine del mese sarà quindi determinante per capire se l’inverno deciderà di intensificare la sua presenza a febbraio, tradizionalmente il mese più freddo dell’anno.

 

L’anticiclone russo-siberiano, se confermato, potrebbe rappresentare un elemento chiave per il ritorno di condizioni meteo più rigide e invernali anche sull’Italia. Questo scenario, pur ancora in fase di definizione, sarà monitorato attentamente nei prossimi giorni per valutare l’evoluzione di una stagione che potrebbe riservare sorprese nella sua parte finale.

 

In sintesi, sebbene la terza decade di gennaio prometta condizioni più miti e stabili, l’inverno non è da considerarsi concluso. Gli sviluppi atmosferici attesi verso febbraio potrebbero infatti segnare una nuova fase, con il potenziale ritorno di un clima più rigido e caratterizzato da discese fredde di origine siberiana.

 

Resta quindi alta l’attenzione per comprendere se l’inverno, dopo una breve pausa, deciderà di tornare a far sentire la sua influenza meteo con maggiore intensità sul nostro Continente e sul Mediterraneo.

L’Inverno non è finito: si sveglia l’Anticiclone RUSSO SIBERIANO

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