Intervista a Giovanni Amighetti del collettivo E-Wired Empathy

E-WIRED EMPATHY omaggia il tema originale giapponese di "UFO Robot Goldrake" con il riarrangiamento "TOBE! GRENDIZER" L'articolo Intervista a Giovanni Amighetti del collettivo E-Wired Empathy proviene da imusicfun.

Jan 19, 2025 - 19:28
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Intervista a Giovanni Amighetti del collettivo E-Wired Empathy

Il mito di GOLDRAKE, l’iconico robot da combattimento pilotato dal principe del pianeta Fleed, rivive a 50 anni dal primo anime trasmesso in Giappone nel 1975 sulla rete Fuji TV!

Mentre la Rai trasmette “Goldrake U“, la riedizione della serie animata degli anni ’70, il collettivo musicale internazionale E-WIRED EMPATHY omaggia il tema originale giapponese di “UFO Robot Goldrake” con il riarrangiamento TOBE! GRENDIZER“, disponibile in digitale (Arvmusic / Fujipacific Music inc): https://tidal.com/track/406893502?u

Prodotto da Alessandro Marcantoni & E-Wired Empathy, “TOBE! GRENDIZER si distingue per uno stile che evidenzia una profonda sensibilità musicale e un’affiatata interazione che da sempre caratterizza i progetti del collettivo.

Il titolo del brano deriva dalla frase iniziale della sigla giapponese originale della serie che in italiano significa “Vola! Goldrake!”.

Il tema dell’anime è stato rielaborato e integrato con una breve suite acustica, arricchita da elementi elettronici vintage provenienti da due synth analogiciA impreziosire ulteriormente “Tobe! Grendizer” c’è il sax di Fabio Barbero.

Intervista a Giovanni Amighetti del collettivo E-Wired Empathy, la rivisitazione di “Goldrake”

  1. “Tobe! Grendizer” rappresenta un omaggio alla sigla originale giapponese di *UFO Robot Goldrake*. Cosa vi ha spinto a scegliere questo brano per il vostro riarrangiamento?

Avevo sempre pensato che lo stile melodico di Luca Nobis fosse vicino a certe melodie giapponesi, in particolare al lavoro di Joe Hisaishi,
Quando é uscito in Giappone Grendizer U mi sono ricordato che da piccolino tipo a 7-8 anni avevo imparato questa melodia, quindi collegare le due cose é stata un’occasione per proporre di arrangiare questo brano agli E-Wired.

2. Come avete lavorato per rendere la sigla accattivante sia per le nuove generazioni che per il pubblico nostalgico?

Abbiamo una certa età quindi una nostra interpretazione é automaticamente “matura”, si avvicina se vogliamo più ai lavori di Ecm che al J-pop.
Allo stesso tempo utilizziamo tecniche di registrazione moderne quindi il sound non è certo quello di cinquanta anni fa, del 1975.

3. Il progetto E-Wired Empathy è noto per fondere sonorità acustiche ed elettroniche. Come avete integrato questi elementi nel riarrangiamento di “Tobe! Grendizer”?

Gli strumenti sono principalmente acustici: chitarra, sax e batteria. Il basso é elettrico mentre io ho lavorato su due synths vintage, il Prophet 600 e il Prophet 5.
E’ un mix sonoro abbastanza tipico nostro che utilizziamo anche live in tante produzioni.

4. La collaborazione con Fabio Barbero al sax ha aggiunto un tocco speciale al brano. Come è nata questa scelta artistica?

Fabio é un ragazzo molto giovane, ora ha 20 anni e suona professionalmente con l’orchestra di Moreno il Biondo da quando ne aveva sedici.
Lo abbiamo conosciuto lavorando con Moreno nel suo “Viaggio nella musica popolare” per il quale abbiamo curato gli arrangiamenti. E’ molto bravo, ha un’ottima sensibilità e tecnica e siamo contenti che abbia accettato di partecipare a questo brano e di avere la possibilità di suonare con noi in diversi generi musicali.
Tra l’altro il liscio é spesso bistrattato in Italia per qualche motivo ma in realtà é un’ottima scuola e necessita di grande tecnica per essere suonato bene, almeno riguardo ai fiati e sicuramente questo vale per l’Orchestra Grande Evento di Moreno il Biondo che presenta sul palco ad esempio come sassofonista il grande Fiorenzo Tassinari.

5.Il titolo del brano richiama il famoso incipit giapponese “Vola! Goldrake!”. Quanto è stato importante mantenere un legame fedele con l’opera originale?

Il brano originale, che era la sigla dell’anime ma ad esempio in Italia era ricordato per la sua ricorrenza all’interno del cartone animato stesso, era composto da tre sezioni.
Noi ne abbiamo tenute due che pensavamo più adatte al nostro stile, quindi quelle melodie sono suonate così come erano mentre intorno a loro abbiamo costruito un’atmosfera tipica da E-Wired Empathy.

6. La vostra musica si ispira a tradizioni culturali e musicali provenienti da varie parti del mondo. Come queste influenze hanno arricchito il progetto dedicato a Goldrake?

Sicuramente essendo abituati a lavorare con musicisti da tutto il mondo ci é stato più facile riprendere questa musica giapponese. Inoltre quello era un periodo in cui le melodie giapponesi avevano una forte influenza russa, il che le rendeva anche più vicine alla musica europea.

7. Qual è stato il processo creativo dietro la breve suite acustica e gli elementi elettronici vintage presenti nel brano?

Abbiamo provato tre versioni diverse, una veloce molto vicina alla sigla originale, una moderna con loop trance e quindi questa definitiva che é molto vicina allo stile che avevamo nel nostro disco d’esordio “Play@Esagono”.
Fabio aveva studiato tutte le parti e le entrate di fiati dell’originale, le abbiamo utilizzate solo in parte tenendo la chitarra soprattutto come strumento melodico principale con rinforzo di synth, possibilità creative per il sax e una base ritmica rarefatta di batteria e basso che può ricordare certa musica norvegese nella quale avevo lavorato.

8. Il collettivo E-Wired Empathy si distingue per il suo approccio empatico alla creazione musicale istantanea. Come questa filosofia ha influenzato la realizzazione di “Tobe! Grendizer”?

Sì, la nostra filosofia di base é che grazie alla sola empatia nasca un dialogo tra i musicisti quindi la musica stessa,

In questo caso abbiamo sì lavorato in questo modo, quindi con un interplay tra i vari strumenti, dovendo però a volte tornare alle melodie del compositore giapponese Kikuchi Shunsuke e vedere quindi di integrare bene i due aspetti.

9. La nuova edizione della serie animata, *Goldrake U*, sta riportando l’attenzione sul mito di Goldrake. Come pensi che il vostro brano possa contribuire a celebrare questo anniversario?

Ho visto in rete reazioni di diverso tipo a questa nuova serie, con reazioni anche dure da parte di nostalgici, come se la nuova serie gli rubasse il ricordo della vecchia,
Il nostro brano é un modo moderno di reinterpretare il tema storico del 1975, per cui penso  possa essere un segnale “di pace” che possa piacere a fan vecchi e nuovi dell’anime.

10. E-Wired Empathy è un progetto musicale sperimentale con musicisti di talento. Qual è la dinamica tra voi durante le sessioni di registrazione e come contribuisce al risultato finale?

Avendo personalità diverse ognuno inserisce nella creazione musicale quello che gli viene meglio, l’incipit iniziale melodico viene spesso ma non sempre da Luca Nobis, Valerio Combass inserisce riff distintivi di basso come quello caratteristico di “Drogatti”, Roberto Gualdi creatività, timbro e rigore ritmico. Io lavoro spesso sull’idea iniziale, quindi sulla struttura ed i colori. I brani hanno comunque in genere una creazione molto corale.

11. Quali sfide avete incontrato nel riarrangiare un brano così iconico e come le avete superate?

In effetti quando abbiamo cominciato a suonarlo molto simile all’originale non ci piaceva, aveva poco di E-Wired e risultava un po’ gretto. Ci é però servito farlo per assimilarlo armonicamente nei dettagli. Quindi Valerio e Roberto sono andati su una versione molto moderna in loop, che ci é servita come esempio di rottura possibile. E da lì abbiamo lavorato tipicamente da E-Wired, come lavoriamo di solito. In questo caso seguendo soprattutto la chitarra di Luca Nobis.

12. Cosa rappresenta per te personalmente il mito di Goldrake e come questa connessione emotiva ha influenzato il progetto?

Sicuramente da piccolo, avevo 7 anni, quell’anime era stato qualcosa di nuovo e abbastanza dirompente dopo Furia Cavallo del West e Rin-Tin-Tin o i Disney, era qualcosa di mai visto e da bambini ci aveva colpito molto.

E’ quindi possibile una connessione emotiva sia rimasta, ma in effetti é tanto che non lo vedo in quella versione di metà anni ’70.

13. Avete in mente altri progetti ispirati a temi nostalgici o legati al mondo dell’animazione?

In questo periodo non all’animazione ma al mondo dei videogiochi sì, con Fabio Barbero, Moreno il Biondo e qualcuno degli E-Wired che reinterpreteranno un valzer da Zelda Breath of the Wild di Nintendo.

14. Come descriveresti il messaggio che volete trasmettere con *Tobe! Grendizer* e qual è la vostra speranza per il pubblico che ascolterà il brano?

Beh intanto che qualsiasi sia la provenienza della musica, anche la sigla di un cartone animato, si può rendere in modo anche raffinato pur mantenendone le caratteristiche salienti. Si può fare o almeno noi possiamo farlo,
Poi in particolare per i fan di Grendizer un riscoprire eseguito in altro modo un tema iconico della serie, e per gli altri magari scoprirlo.

15. Infine, quali sono i prossimi passi per E-Wired Empathy e come pensate di continuare a sperimentare nel panorama musicale?

Siamo in studio per diversi brani legati al “Viaggio nella Musica Popolare” del Maestro Moreno il Biondo Conficconi, E’ un progetto realizzato con il supporto della Emilia Romagna Music Commission che porta il liscio e la musica romagnola verso diverse dimensioni, anche internazionali. Abbiamo inoltre partecipato a “The Fermi Paradox”, un lavoro con David Rhodes, Jeff Coffin, Roger Ludvigsen e astrofisici del JPL della Nasa che sarà disponibile da Marzo.

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