Evasione fiscale record per colf, badanti e baby-sitter
Rapporto sul lavoro domestico: in Italia il tasso di irregolarità che caratterizza il settore supera il 47%,
Ammontano a 834 mila i lavoratori domestici attivi presso le famiglie sul territorio nazionale, una platea che coinvolge colf, badanti e baby-sitter e 918mila datori di lavoro stando ai dati dell’INPS.
Il settore si caratterizza però per un elevato tasso di irregolarità, che fa aumentare il numero complessivo delle persone coinvolte fino a 3,3 milioni.
Secondo i dati ISTAT relativi a settembre 2024, nel 2022 il tasso di irregolarità medio italiano è del 9,7%, sebbene si sia raggiunto 47,1% nel lavoro domestico.
Secondo il sesto Rapporto annuale sul lavoro domestico a cura dell’Osservatorio Domina, presentato giovedì 16 gennaio in Senato, la spesa delle famiglie si aggira intorno ai 7,6 miliardi di euro per i lavoratori domestici regolari, aggiungendo però ulteriori 5,4 miliardi per la componente irregolare. Calcolando anche tale quota di sommerso, la spesa delle complessiva raggiunge i 13,0 miliardi.
Per quanto riguarda il PIL, invece, il contributo fornito dal settore del lavoro domestico quantificato dall’ISTAT è pari a 15,8 miliardi di euro (0,8% del totale).
Secondo il rapporto, le donne straniere continuano a dominare il settore domestico, rappresentando il 60,2% del totale. Il comparto resta caratterizzato dalla presenza di lavoratori provenienti dall’Est Europa (35,7%), seguiti dagli operatori di cittadinanza italiana con il 31,1% del totale.
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