Cosa c’è nel decreto legge sulle piccole e medie imprese

Tutti i dettagli sul disegno di legge sulle micro, piccole e medie imprese approvato dal consiglio dei ministri. Fatti, obiettivi e commenti

Jan 15, 2025 - 08:21
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Cosa c’è nel decreto legge sulle piccole e medie imprese

Tutti i dettagli sul disegno di legge sulle micro, piccole e medie imprese approvato dal consiglio dei ministri. Fatti, obiettivi e commenti

Novità per le pmi.

Ieri il Consiglio dei ministri, su proposta del ministro delle Imprese Adolfo Urso, ha dato il via libera al disegno di legge annuale “per rafforzare le micro, piccole e medie imprese italiane”.

COSA C’È NEL DDL PER LE PICCOLE E MEDIE IMPRESE

A detta del ministro Urso, il ddl rappresenta “una svolta per la politica industriale del nostro Paese, che valorizza il ruolo delle piccole e medie imprese attraverso un sistema normativo mirato all’innovazione, alla competitività e alla crescita: è un impegno che intendiamo rispettare ogni anno”.

I 19 articoli che compongono il ddl definiscono agevolazioni e incentivi per le aziende fino a 50 dipendenti e stanziano fondi ad hoc, come quello da 100 milioni di euro per le piccole e medie imprese della filiera della moda, un settore particolarmente in crisi: per il 24 gennaio, infatti, è stato convocato un tavolo presso il ministero delle Imprese.

Sono previste, inoltre, agevolazioni per le aziende che si aggregano in reti e semplificazioni per l’accesso al credito, ma servirà un decreto legislativo del governo.

COSA CAMBIA SUL RICAMBIO GENERAZIONALE E LO SMART WORKING

Per favorire l’occupazione e il ricambio generazionale in azienda c’è la possibilità per i dipendenti vicini alla pensione di un part-time con l’esonero del 100% della quota dei contributi previdenziali. In cambio, il datore di lavoro dovrà assumere un giovane di massimo 34 anni di età.

Arrivano semplificazioni su salute e sicurezza, incluse per le prestazioni in smart working.

LA STRETTA SULLE RECENSIONI ONLINE

L’articolo 12 del ddl prevede poi una stretta sulle false recensioni online per turismo e ristorazione per “tutelare i consumatori dai condizionamenti” con sanzioni, divieti e diritto di replica con cancellazione. Stretta molto apprezzata dalle associazioni di categoria (Fipe) e dagli utenti che chiedono regole anche per gli influencer.

I PARERI (DISCORDANTI) DI CONFIMPRENDITORI, CONFESERCENTI E NON SOLO

Il nuovo ddl ha ricevuto l’apprezzamento di Confimprenditori, Confapi e Confartigianato (che l’ha definito un “passo concreto per il sistema produttivo italiano”). Al contrario, Confesercenti ha parlato di un provvedimento “deludente”: “da un atto rivoluzionario ci aspettavamo di più”, ha scritto l’associazione. “Il ddl si limita ad essere un compendio di misure di piccola portata e manca una visione d’insieme, ci impegneremo per rafforzare la legge”.

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ESTRATTO DAL COMUNICATO STAMPA DI PALAZZO CHIGI

PICCOLE E MEDIE IMPRESE
Disegno di legge annuale sulle piccole e medie imprese (disegno di legge)

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro delle imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, ha approvato, con procedura d’urgenza in relazione al previsto parere della Conferenza unificata, il disegno di legge annuale sulle piccole e medie imprese di cui all’art. 18 delle “Norme per la tutela della libertà d’impresa. Statuto delle imprese” (legge 11 novembre 2011, n. 180).

Il testo, che costituisce il primo intervento organico in materia, introduce e disciplina una serie di misure di favore per affrontare le principali sfide operative che interessano le piccole e medie imprese (PMI) in relazione, tra l’altro, agli eccessivi oneri amministrativi, alle difficoltà di accesso ai finanziamenti agevolati e al credito delle banche e al rafforzamento della competitività.

Il provvedimento interviene sui seguenti profili:

  • si prevede l’assegnazione di risorse per sostenere programmi di sviluppo di PMI appartenenti alla filiera della moda;
  • si riconoscono le società denominate “centrali consortili” quali enti mutualistici di sistema, soggetti alla vigilanza del Ministero ed aventi funzioni di indirizzo e coordinamento delle aggregazioni delle micro, piccole e medie imprese;
  • si delega il Governo all’adozione di decreti legislativi recanti la riforma della disciplina dei confidi;
  • si estende l’esonero dall’assicurazione obbligatoria anche per i carrelli elevatori e per altri veicoli utilizzati dalle imprese in aree ferroviarie, portuali e aeroportuali, con specifici requisiti stabiliti dalla norma;
  • si prevede che l’INAIL elabori modelli semplificati di organizzazione e gestione in materia di salute e sicurezza sul luogo di lavoro, coerenti con le ridotte dimensioni delle PMI e che ne rafforzino i livelli di sicurezza;
  • si modifica il decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, in materia di salute e sicurezza sul luogo di lavoro, disponendo che per l’attività di lavoro prestata con modalità di lavoro agile in ambienti di lavoro che non rientrano nella disponibilità giuridica del datore di lavoro, l’assolvimento degli obblighi di sicurezza è assicurato mediante consegna al lavoratore e al rappresentante dei lavoratori per la sicurezza di un’informativa scritta che individui i rischi generali e i rischi specifici. In caso di omissione dell’obbligo informativo, il datore di lavoro è punito con l’arresto da due a quattro mesi o con l’ammenda da 1.200 a 5.200 euro;
  • si introduce la definizione degli operatori del settore HO.RE.CA. (distribuzione di prodotti alimentari e bevande presso hotel, ristoranti, bar, catering e simili);
  • si riducono i termini previsti perché i Consorzi industriali possano riacquistare le aree consortili cedute per attività produttive in cui gli acquirenti non abbiano realizzato l’investimento e riacquistare le aree in cui le attività siano cessate;
  • si introduce la disciplina sul contrasto alle false recensioni online rilasciate con riferimento a prodotti, prestazioni e servizi offerti dalle imprese della ristorazione e del settore turistico situate in Italia;
  • si prevede la delega al Governo per l’emanazione di un testo unico per il riordino delle disposizioni vigenti in materia di start up innovative, di PMI innovative e di incubatori e acceleratori di startup, e a tutte le attività di filiera concernenti servizi di formazione, sostegno ed investimento rivolte ai predetti soggetti;
  • si ridefiniscono il ruolo e le funzioni del Garante per le micro, piccole e medie imprese, chiamato, tra l’altro, ad attuare un nuovo approccio alla consultazione, denominato “Reality Checks”, che raccoglie informazioni da una selezione di esperti e portatori di interesse, pubblici e privati, in determinati settori, per identificare gli ostacoli normativi, tecnici ed economici derivanti dall’attuazione delle relative norme.

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