Inframen: Zero Gravity Toilet | Recensione
Il duo Inframen ha pubblicato il nuovo disco dal titolo Zero Gravity Toilet un concept album che stupisce per l’originalità. Eccovi la recensione Gli Inframen sono un duo barese che hanno fatto del “rumore” la loro missione, nel loro caso però la parola “rumore” potrebbe benissimo essere sostituita in musica con la “emme” maiuscola, perchè […] L'articolo Inframen: Zero Gravity Toilet | Recensione proviene da Blog della Musica.
Il duo Inframen ha pubblicato il nuovo disco dal titolo Zero Gravity Toilet un concept album che stupisce per l’originalità. Eccovi la recensione
Gli Inframen sono un duo barese che hanno fatto del “rumore” la loro missione, nel loro caso però la parola “rumore” potrebbe benissimo essere sostituita in musica con la “emme” maiuscola, perchè vi parleremo di un progetto che non ha semplicemente voglia di far tanto casino, ma, che, tende a dare all’ascoltatore un senso di originalità e di unicità che pochi fanno.
La band sforna così un nuovo disco intitolato Zero Gravity Toilet che altro non è che un concept album di un atterraggio lunare molto particolare che vi colpirà per astronauti ubriachi, interferenze lunari ed ufo generati improvvisati ed immaginari.
Il gruppo ha un sound molto graffiante che unisce cavalcate ritmiche a riff stretti e potenti con chiari riferimenti al genere noise. Le vocalità “estreme” e la voglia di poter distruggere chitarre rendono però non stancante l’ascolto del disco, facendo sì che l’ascoltatore non rischi il collasso già dal secondo brano.
Il disco Zero Gravity Toilet è composto da svariate tracce (quattordici per la precisione) e nessuna di queste vi farà sbadigliare o vi farà dire “Questa l’ho già sentita” perchè, gli Inframen, hanno come chiaro cavallo di battaglia l’originalità ed il continuo stupore.
Ascolta il disco Zero Gravity Toilet
Le tracce del disco prendono il volo grazie alle rumorose frequenze di SOS di una base lunare in “Tycho I” e proseguono con Fuzz Aldrin”, brano dedicato a Buzz Aldrin, “il primo astronauta sulla Luna a farsela nelle braghe”.
“Magnolia Caboobie Moonbase”, poi “UFO Generator” (avvistamenti UFO generati dalla mente di chi vuol vederli) e “Houston, We Are Drunk!”: “Houston, abbiamo un problema, siamo ubriachi…!”.
Il successivo è “Crater Of Eternal Darkness”, lunga suite acida e cadenzata nell’oscurità delle lande lunari. In tutti i brani che ascolterete però, si avrà sempre la sensazione di divertimento e di stupore come per la prima traccia, segno questo di una band che ama ciò che fa e lo fa al massimo delle proprie opportunità.
Tirando le fila della recensione, possiamo semplicemente dire che gli Inframen hanno le idee chiare ed il loro sound ancora di più. Se siete amanti del genere, questo è pane per i vostri denti (un ottimo pane) se invece non lo siete, probabilmente questo è il momento giusto per appassionarvi. Buon ascolto!
Credits
Etichetta: TheKidsAreAllRight by Dcave Records
Genere: Grunge/Noise Rock
Contatti e Social
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- Instagram: #theinframenpowerduo
- YouTube: @theinframen780
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