Cora: un universo musicale in perpetuo movimento

Ci siamo immersi nella dimensione interiore di Cora, dj e producer con base a Berlino che continua a scrivere la sua storia varcando continenti e abbracciando il cambiamento, senza per questo dimenticarsi delle proprie origini. L’itinerario artistico-musicale di Cora orbita tra continenti, generi e sperimentazioni che riflettono una personalità salda nelle proprie radici, ma che […] L'articolo Cora: un universo musicale in perpetuo movimento sembra essere il primo su Parkett.

Jan 14, 2025 - 17:06
 0
Cora: un universo musicale in perpetuo movimento

Ci siamo immersi nella dimensione interiore di Cora, dj e producer con base a Berlino che continua a scrivere la sua storia varcando continenti e abbracciando il cambiamento, senza per questo dimenticarsi delle proprie origini.

L’itinerario artistico-musicale di Cora orbita tra continenti, generi e sperimentazioni che riflettono una personalità salda nelle proprie radici, ma che non per questo smette di voler evolvere e accogliere i cambiamenti futuri. Originaria di Chengdu, in Cina, Cora è attualmente residente a Berlino, con una carriera decisamente in ascesa. Con date programmate nei maggiori club della scena elettronica, dal Berghain e De School al Whole e Wonderfruit Festival, ha lasciato il segno anche con una serie di mix su piattaforme come Crack Magazine, Ute, Rinse France e Honey Soundsystem.

Lo stile di Cora è conosciuto per essere sofisticato, incanalando e fondendo numerosi generi come techno, trance, house e breakbeat. Musicalmente è stata, ed è tutt’ora, una forza chiave nelle connessioni tra l’underground del Medio Oriente e il resto del mondo. Oltre a questo, la creazione musicale dell’artista si è caratterizzata fin dall’inizio per essere estremamente personale, come dimostrato nel suo brano di debutto, “Mountain High”, ispirato dal suo luogo di provenienza e per il quale ha campionato personalmente i suoni e la sua stessa voce.

A pochissimo dalla sua ultima pubblicazione per l’etichetta Herrensauna (che puoi trovare QUI), Parkett ha avuto l’occasione di poter intrattenere una piacevole conversazione con lei. Buona lettura.

Ciao Cora! È davvero un onore e un piacere per noi conoscerti.

Ci è piaciuto molto ascoltare ed interpretare il tuo brano d’esordio, “Mountain High”, che abbiamo trovato profondamente personale e radicato nella tua terra natale. Potresti parlarci un po’ di com’è nato questo brano e quali elementi ti hanno ispirato nel dargli vita?

Ho avuto l’onore di partecipare alla Lunar New Year Compilation dell’etichetta A7A di Lawrence Lee, che raccoglie artisti asiatici nel panorama della musica elettronica. Il concetto era quello di celebrare e incorporare il nostro personale senso di nostalgia legato ai legami familiari e ancestrali e temi che hanno un significato speciale per ciascuno di noi. Ho trovato che fosse un’idea davvero bellissima. Per il mio brano, “Mountain High”, ho tratto ispirazione dagli stili tradizionali di canto tribale dell’antica Cina, che ho sempre amato fin da quando ero bambina. Volevo presentare qualcosa che rappresentasse da dove vengo.


Tornando indietro nella tua carriera musicale, c’è qualcosa che faresti diversamente o pensi che ogni cosa sia andata nella giusta direzione?

Sono davvero all’inizio del mio percorso nella carriera musicale, ed è davvero emozionante. C’è così tanto da esplorare!

Sappiamo che hai preso parte alla terza serie di VA della prestigiosa etichetta Herrensauna. Com’è stato per te collaborare con una delle label più attive nel panorama queer musicale attuale, e com’è stata l’esperienza?

Mi sono sentita onorata di essere stata invitata a partecipare a questa compilation e di essere affiancata da così tanti artisti che rispetto. Sono grata per la fiducia di Herrensauna, dato che sono ancora un’artista emergente, ed è speciale che abbiano riconosciuto il mio percorso e quanto sono cresciuta. Ci siamo incontrati per la prima volta al Tag, quando non ero nemmeno una DJ, quindi sono davvero riconoscente per il loro supporto.

Quanto alla release vera e propria, “The Heart Sutra”, ne siamo rimasti più che colpiti. Ritmi frenetici e sonorità contrastanti si fondono in qualcosa di insolito e che non ci aspettavamo, ma che ci ha lasciati piacevolmente sorpresi. Come spiegheresti questo brano a chi si accinge ad ascoltarlo?

Direi che si tratta di una traccia per la pista da ballo ad alta energia, ideale per i momenti clou, con percussioni e la mia voce. Questa traccia è ispirata a un famoso sutra del Buddhismo Mahāyāna. In sanscrito, il titolo Prajñāpāramitāhṛdaya si traduce come “Il Cuore della Perfezione della Saggezza“. Crescendo in un ambiente buddista, ho sempre desiderato includere questo sutra in qualcosa che avrei creato un giorno; è sempre stato nella mia mente. Il sutra afferma: “La forma è vuoto, il vuoto è forma”. È considerato “il testo più utilizzato e recitato in tutta la tradizione del Buddhismo Mahāyāna”.

Ultima domanda. Cosa c’è nel tuo futuro musicale? Ci sono ulteriori generi che desideri esplorare?

Mi piace trarre ispirazione dal mio background, da come sono cresciuta e da ciò che ha significato per me, ma non deve necessariamente essere qualcosa di troppo serio – può anche essere divertente. Passiamo sempre attraverso diverse fasi, e mi piace essere versatile. Al momento mi sto divertendo moltissimo a fare musica e sono aperta a esplorare ovunque questo percorso mi porti.


Cora: An Inner Universe in Constant Motion

We dive into the musical world of Cora, a DJ and producer based in Berlin who’s writing her story while crossing continents and embracing change without forgetting her roots.

Cora‘s artistic journey spans across continents, genres, and experimental sounds, reflecting a personality deeply connected to her origins yet constantly evolving and open to future shifts. Originally from Chengdu, China, Cora now calls Berlin home, with a career that’s been on a sharp rise. She’s graced some of the most iconic spots in the electronic scene, from Berghain and De School to Whole and Wonderfruit Festival, while also making waves with a series of mixes for platforms like Crack Magazine, Ute, Rinse France, and Honey Soundsystem.


Cora’s sound is known for its sophistication, blending genres like techno, trance, house, and breakbeat. Musically, Cora has been, and continues to be, a key player in connecting the underground Middle Eastern scene to the global stage. From the start, her creations have always carried a personal touch, as seen in her debut track “Mountain High”, inspired by her hometown, where she sampled both sounds of nature and her own voice.


Just after the release of her latest work on the Herrensauna label (available HERE), Parkett had the chance to chat with her. Enjoy the read.

Hi Cora! It’s truly an honor and a pleasure for us to meet you.

We really enjoyed listening to and interpreting your debut track, “Mountain High”, which we found deeply personal and rooted in your hometown. Could you tell us a bit about how this track came to life and what elements inspired you in creating it?

I was invited to be a part of a Lunar New Year compilation on Lawrence Lee’s label A7A , featuring Asian artists in electronic music, and idea was to celebrate and incorporate our personal sense of nostalgia surrounding familial and ancestral connections and themes that were special to us. I thought it was a really beautiful idea. So, in my track “Mountain High” my vocals were inspired by the style of Chinese ancient traditional tribal singing which I always loved growing up. Wanted to present something from
where I come from.


Looking back on your musical career, is there anything you would do differently, or do you think everything has gone in the right direction?

I’m really just starting out on my journey in my musical career and it’s really exciting. There is so much to explore!

We know you are part of the third volume of VA from the prestigious label Herrensauna. How was it for you to collaborate with one of the most active labels in the current queer music scene, and what was the experience like?

I felt so honored to be asked to join the this compilation, and to be alongside so many artists I respect. I’m grateful for Herrensauna’s trust as I’m still a newer artist and it’s special they’ve seen my journey and how far I’ve came. We met the first time at Tag, when I wasn’t even a Dj yet, so I’m thankful for their support <3.

As for the release itself, The Heart Sutra, we were more than impressed. Frenetic rhythms and contrasting sounds merge into something unusual that we didn’t expect, but which left us pleasantly surprised. How would you explain this track to someone who is about to listen to it?

 I would say its a high energy prime time percussive dance floor track, with vocals by me. This track was inspired from a popular sutra in Mahāyāna Buddhism. In Sanskrit, the title Prajñāpāramitāhṛdaya translates as “The Heart of the Perfection of Wisdom”. Growing up with Buddhist background, I always wanted to include this sutra to make something one day, it has always been in my head. The Sutra famously states: “Form is emptiness , emptiness is form”. It has been called “the most frequently used and recited text in the entire Mahayana Buddhist tradition”.

Last question: What’s next in your musical future? Are there any other genres you’d like to explore?

I like to taking inspiration from my background, how I grow up, and things that are meaningful for me, but also it doesn’t have to be too serious – can also be fun. We are always going through phases so and I like to be diverse. I’m just having a great time making music right now and I’m open to explore wherever it takes me along the way.

L'articolo Cora: un universo musicale in perpetuo movimento sembra essere il primo su Parkett.

What's Your Reaction?

like

dislike

love

funny

angry

sad

wow